Gli architetti italiani sul ddl appalti

Gli architetti italiani sul ddl appalti

Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, ha voluto esprimere, a nome degli architetti italiani, la soddisfazione per le recenti direttive sugli appalti.

La decisione del Governo, anticipata dal Ministro Delrio nel corso del suo intervento alla Commissione Ambiente della Camera, di fare a meno, nel disegno di legge delega di recepimento delle direttive sugli appalti, del regolamento di attuazione del Codice, è un passo importante, anzi decisivo, verso una effettiva semplificazione dell’intera materia. Da sempre gli architetti italiani sostengono questa tesi che ora sembra vedere finalmente la luce attraverso un apposito emendamento in via di definizione”, ha commentato il presidente degli architetti italiani.

Ha poi aggiunto Freyrie: “Ma c’è un altro aspetto fortemente innovativo sul quale gli architetti italiani esprimono un giudizio molto positivo: il nuovo e decisivo ruolo assegnato – in cooperazione con il Parlamento – all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, chiamata a predisporre – in sostituzione dell’elefantiaco e superburocratico Regolamento – una serie di linee guida snelle, ma efficaci che saranno certamente in grado di svolgere contemporaneamente una azione di regolamentazione e di controllo”.

Perché il quadro sia completo, il presidente degli architetti italiani, auspica anche un intervento su un aspetto che, a suo giudizio, altera la libera concorrenza sul mercato della progettazione: “Si tratta – dice Freyriedella questione dell’incentivo del 2% dato ai dipendenti pubblici o alle strutture della Pubblica amministrazione che effettuano progettazione. E’ un chiaro elemento distorsivo del mercato della progettazione in termini di concorrenza e qualità. Sarebbe, invece, molto opportuno ed utile incentivare il lavoro dei tecnici della Pa perché finalmente siano predisposti programmazioni e studi di fattibilità indispensabili per ogni buona opera pubblica”.