Abbiamo visto ieri alcuni aspetti della Legge di Stabilità 2016 che toccano prevalentemente le persone fisiche e le famiglie. Oggi concentriamo la nostra attenzione sulle agevolazioni fiscali alle imprese che, nei propositi del governo, dovrebbero aiutarle a rilanciare investimenti e produttività.
Agevolazioni imprese: taglio Ires
Cominciamo da una voce della Legge di Stabilità che, in realtà, è ancora in attesa di un’autorizzazione da parte dell’Unione europea ma è di vitale importanza per le nostre imprese: il taglio dell’Ires. La misura sarà effettiva dal 2017, con un calo dal 27,5% attuale al 24%, ma il governo prova a forzare la mano con Bruxelles anticipando il taglio del 2% al 2016 e il rimanente 1,5% al 2017. Staremo a vedere.
Agevolazioni imprese: ammortamento al 140% sui nuovi macchinari
Di questa misura avevamo già parlato nei giorni scorsi: un 40% in più di deduzione, che passa quindi al 140%, da ripartire sull’intera vita utile del bene, sia esso di proprietà o in leasing. Una deduzione valida dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. In questo modo il governo vuole incentivare le imprese ad acquistare nuovi beni strumentali.
Agevolazioni imprese: stop Imu
La Legge di Stabilità prevede la cancellazione dell’Imu sua per i terreni agricoli, sia per i macchinari cosiddetti “imbullonati”, fino ad oggi considerati immobili. Per quanto riguarda i terreni agricoli, l’Imu sarà ancora pagata da chi da essi ricava solo una rendita e, di fatto, non li coltiva. Ossia non gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti.
Agevolazioni imprese: potenziamento Piano made in Italy
La Legge di Stabilità punta a potenziare il Piano made in Italy con uno stanziamento ulteriore di 50 milioni per il 2016 che si aggiungono agli 80 già stanziati per iniziative speciali e promozionali legate alle eccellenze artigiane italiane. Titolare della gestione dei fondi sarà l’agenzia Ice. A seguire, per il 2017 è previsto lo stanziamento di un fondo di 240 milioni, che diventeranno 360 nel 2018.
Agevolazioni imprese: credito alle imprese confiscate alle mafie
Per quanto possa sembrare un provvedimento di nicchia, merita una sottolineatura anche il fondo per il credito alle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata istituito al Ministero dello Sviluppo Economico. Previsto un finanziamento di 10 milioni all’anno per il triennio 2016-2018 che aiuta imprese inserite prevalentemente in un contesto economico difficile come quello del Mezzogiorno.
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