Tecnologie digitali per la sopravvivenza delle Pmi

Tecnologie digitali per la sopravvivenza delle Pmi

Che la via delle tecnologie digitali per la sopravvivenza delle Pmi italiane sia una delle poche praticabili, è un dato di fatto testimoniato anche da alcuni studi e ricerche. Una di queste, promossa da Sap a livello globale e realizzata da Idc, ha rilevato come le piccole e medie imprese che hanno adottato al loro interno le tecnologie digitali hanno una crescita più rapida rispetto a quelle che non le hanno implementate.

Secondo lo studio di Sap, più del 39% delle Pmi mondiali ritiene che “la partecipazione attiva nella digital economy è fondamentale per la propria sopravvivenza nei prossimi 3-5 anni”. Un trend di crescita favorito dalle tecnologie digitali che mostra come le imprese che durante l’ultimo anno hanno fatto segnare un fatturato in crescita del 10% – oltre il 45% di quelle intervistate, con un numero di dipendenti tra i 500 e i 999 – hanno “adottato tecnologie innovative per connettere persone, dispositivi e la rete di clienti e partner”.

Lo studio di Sap ha anche messo in luce come il 50,6% di queste aziende impieghi software collaborativi, la tecnologia più usata dal campione intervistato. Seguono tecnologie digitali legate alle soluzioni di Crm (38%) e di business analytics (37%). Inoltre, una significativa percentuale di aziende intervistate ( 52,5% -60,2%) ritiene che le “nuove tecnologie digitali hanno consentito di migliorare il flusso di lavoro, di semplificare le operazioni e aumentare la produttività”.

Non mancano però casi di scarsa attitudine alle tecnologie digitali, anche in aree geografiche apparentemente insospettabili, come dimostra il fatto che il 24,7% delle Pmi nordamericane che sostiene di aver fatto “poco o nulla” per intraprendere la propria trasformazione digitale.

Un altro aspetto interessante emerso dallo studio è la preoccupazione che alcune aziende hanno della ricaduta dell’uso delle tecnologie digitali sulla vita dei propri dipendenti. In questo senso, una percentuale variabile tra il 30,4% e il 36,6% delle Pmi intervistate sostiene che “le relazioni personali tra i dipendenti non sono state rafforzate dall’adozione della tecnologia”, mentre il 35% – 45% delle aziende ha risposto di essere “preoccupato di dover fare troppo affidamento sui dati per prendere decisioni di business efficaci”.