Casa, una detrazione tira l’altra

Casa, una detrazione tira l’altra

Una delle voci più importanti da portare in detrazione nel modello 730 è quella relativa alle spese per la casa, dalle ristrutturazioni, ai mobili all’ecobonus. Tutte detrazioni che consentono di risparmiare fino al 65% e che nascondono, tra le pieghe della fiscalità, molte voci che pochi conoscono.

A spulciare tra queste voci ci ha pensato ProntoPro.it, sito che permette l’incontro tra domanda e offerta di lavoro artigianale e professionale, che ha realizzato un decalogo punti per scoprire alcune delle possibilità più interessanti e meno note di detrazione, offerte dai bonus legati alla casa:

Mezzi anti intrusione. Con il bonus ristrutturazioni è possibile usufruire di una detrazione del 50% per gli interventi relativi all’adozione di misure che prevengano il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi: grate alle finestre, vetri antisfondamento, casseforti a muro e porte blindate o rinforzate.

Prestazioni professionali. Con il bonus ristrutturazioni si può ottenere il 50% del rimborso anche per le prestazioni professionali, l’acquisto dei materiali e le spese per perizie e sopralluoghi, tutte da portare in detrazione.

Mobili acquistati all’estero. Detrazione fino al 50% per l’acquisto di nuovi mobili all’estero, corredati di tutta la documentazione necessaria ai fini della detrazione, pagati con carta di credito o debito e con spesa documentata da fattura e ricevuta di avvenuta transazione.

Detrazione fino al 50% per le spese di costruzione di un garage, un’autorimessa o un posto auto di pertinenza nel cortile condominiale.

Detrazione fino al 50% delle spese fatte per dotare l’immobile delle tecnologie robotiche in grado di migliorare la comunicazione e la mobilità interna ed esterna alla casa in cui vivono persone con gravi disabilità fisiche e motorie.

Detrazione fino al 65% per le spese sostenute dal 4 agosto 2013 per realizzare interventi antisismici su prime case o edifici adibiti ad attività produttive in zone ad alta pericolosità.

Detrazione fino al 50% per le spese di adeguamento funzionale a uso contemporaneo di un immobile di valore storico o artistico.

Chi ha già effettuato dei lavori su un immobile beneficiando di un incentivo, e intraprende nuovi lavori di riqualificazione puoi usufruire di un’altra detrazione. Il limite complessivo di rimborso è pari a 96mila euro per unità immobiliare, quindi se si tratta della prosecuzione di una precedente ristrutturazione, si dovrà tenere conto delle somme già spese, se si tratta di un intervento completamente nuovo si potrà usufruire dell’intera detrazione, ma la diversità dovrà essere dimostrata attraverso la presentazione della denuncia di inizio attività (DIA), il collaudo dell’opera e la dichiarazione di fine lavori.

L’uso di una determinata tipologia di bonus non è esclusivo e si può usufruire di più incentivi. Attenzione ai tempi; per ottenere il bonus mobili oltre a quello per la ristrutturazione di casa, ad esempio, è necessario che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle necessarie per l’arredo.

Mobili. Ai fini fiscali, non tutti i mobili sono uguali. Si può ottenere la detrazione per i materassi, per lampade e lampadari, per mobili nuovi fatti su misura, per i letti, gli armadi, le cassettiere, le librerie, le scrivanie, i tavoli, le sedie, i comodini, i divani, le poltrone, le credenze, le cucine, i mobili per arredare il bagno e quelli per l’ esterno. Nessun rimborso per porte e tende, complementi di arredo o mobili usati e antichi.