Altro che ripresa: in Italia, consumi al palo

Altro che ripresa: in Italia, consumi al palo

Saremo anche sotto Natale, sarà che c’è chi dice che il peggio della crisi è passato, ma a giudicare dai consumi degli italiani, il quadro che emerge è un altro.

L’Indicatore dei Consumi Confcommercio relativamente al mese di settembre 2016 è infatti fermo rispetto allo stesso mese del 2015. Calma piatta per i consumi nel nostro Paese.

Rispetto al mese di agosto è persino in calo dello 0,1%. Un andamento che, secondo l’Ufficio studi Confcommercio, “riflette il progressivo deterioramento nel clima di fiducia consolidando un atteggiamento molto prudente nei confronti del consumo”.

Su base mensile, gli aumenti contenuti ci sono solo per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (+0,3%), in recupero rispetto al calo di agosto, la spesa per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+0,1%) e per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,1%).

In calo la spesa per i beni e servizi per la mobilità (-1%), dopo il significativo rialzo di agosto guidato dalla vendita di auto e moto. In lieve flessione la spesa per i beni e servizi per la casa (-0,3%), la spesa per i beni e i servizi ricreativi (-0,2%) e per l’abbigliamento e le calzature (-0,1%).

Su base annua, invece, i consumi segnalano l’aumento della spesa per beni e servizi per la mobilità, + 2,9%, mentre il rialzo è molto contenuto per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,7%) e la spesa per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+0,6%). La spesa si è ridotta in maniera notevole, rispetto a settembre 2015, per i beni e i servizi ricreativi (-2,3%) su cui pesa il confronto con l’Expo, e per i beni e i servizi per la casa (-1,1%) che già negli ultimi due mesi avevano evidenziato un calo.