Stesso canone, stessa rapina

Pessime notizie sul fronte canone Rai: resta tutto come lo scorso anno. Salvo la diminuzione di 10 euro dell’importo (da 100 a 90), il canone continuerà a essere addebitato nella bolletta elettrica, in base alla presunzione che chi ha un’utenza nella residenza anagrafica ha anche un apparecchio tv.

Affitto, una scelta di vita

In Italia, chi va in affitto e perché? Lo ha determinato un’analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa sui contratti di affitto stipulati attraverso le agenzie Tecnocasa e Tecnorete nel primo semestre 2016 sul territorio nazionale.

L’analisi evidenzia che nella maggioranza dei casi si opta per un affitto per scelta abitativa (61,3%), mentre il 35% del campione lo fa per motivi di lavoro e il 3,9% per motivi di studio. Rispetto al primo semestre del 2015 queste percentuali sono rimaste sostanzialmente invariate, con una leggera diminuzione della percentuale di affitto legato allo studio, che passa dal 4,6% all’attuale 3,9%.

Il contratto di locazione più utilizzato rimane quello a canone libero da 4 anni più 4 (66,4%); da segnalare però un netto aumento della percentuale nella stipula di contratti a canone concordato da 3 anni più 2 (22,9% contro il 18% del 2015 ed il 13,9% del 2014).

Il taglio più richiesto in locazione è il bilocale (40,5%), seguito dal trilocale con il 35,6%.

Molto elevata la percentuale di single che cercano casa in locazione: sommando celibi/nubili, separati/divorziati e vedovi, la percentuale rilevata arriva al 61,3%.

Il turismo di Capodanno

Nessuna sorpresa per il turismo di Capodanno, almeno in Italia. Stando a Federalberghi, quasi un italiano su 3 ha deciso di passare il Capodanno in montagna, per un totale di circa 7,3 milioni di persone contro i 6,2 dello scorso anno (+18,9%).

L’83% di chi si è mosso per Capodanno è rimasto in Italia (era l’80% nel 2015), mentre il 17% ha scelto l’estero. Naturalmente, il Capodanno italiano è in montagna per eccellenza, anche se la percentuale di chi ci è andato è calata al 30% dal 36% dello scorso anno.

Seguono gli italiani che hanno scelto per Capodanno una città diversa da quella di residenza (27% rispetto al 24% del 2015), quelli che hanno puntato sulle città d’arte (27% contro 23%) e sul mare (7% come lo scorso anno).

La maggior parte di chi si è mosso per Capodanno alloggia in casa di parenti o amici (32% rispetto al 31% del 2015); vengono poi gli hotel (28% contro 32%), i B&B (14% contro 13%) e gli appartamenti in affitto (7% contro 5%).

Cala leggermente il numero delle notti trascorse fuori casa rispetto a un anno fa: 3,9 notti contro 4,1. Nonostante questo, la spesa media pro-capite per alloggio, i trasporti, cibo e divertimenti è rimasta invariata rispetto a un anno fa: 596 euro, frutto di una media tra i 489 spesi da chi è rimasto in Italia e i 1063 da chi si è recato all’estero.

In compenso, il giro d’affari è cresciuto a 4,4 miliardi di euro, quasi un quinto più dello scorso anno (+18,9%).