INT sulle consulenze fiscali aggressive

L’Istituto Nazionale Tributaristi, era presente alla consultazione pubblica della Commissione Europea sulle consulenze aggressive fornite dai consulenti fiscali – Disincentives for advisors and intermediaries for potentially aggressive tax planning schemes – Intermediaries tax planning.
In merito, sono stati presentate opinioni relativi ad eventuali rischi ed aggravi che derivano dal controllo preventivo generalizzato dell’attività dei consulenti fiscali.

INT ha voluto precisare che, pur mantenendo la sua posizione favorevole circa il controllo su possibili consulenze aggressive fornite da consulenti fiscali, spera comunque che eventuali obblighi in capo al contribuente e/o all’intermediario abbiano specifici ambiti che tengano conto delle dimensioni del soggetto committente, della localizzazione e del valore dell’operazione derivante dalla consulenza aggressiva nonché del raggio d’azione ovvero inteso come numero dei paesi membri interessati da quella operazione.
Si tratterebbe di una precauzione necessaria per evitare che singoli paesi membri adottino al loro interno regolamenti che, se troppo generalizzati , creerebbero costi e burocratizzazione del lavoro degli intermediari dei contribuenti riducendo l’efficacia del controllo delle effettive consulenze aggressive.

A questo proposito, Riccardo Alemanno, presidente nazionale INT, ha voluto precisare: “Abbiamo sottolineato che siamo ovviamente pienamente d’accordo sul contrastare atti e comportamenti che possano creare situazioni di elusione e/o evasione, ma siamo altrettanto convinti che vadano posti dei limiti alle consulenze da controllare. Limiti che a nostro avviso devono tenere conto della localizzazione dei committenti e dei Paesi ove sarà svolta l’attività, l’importo e la natura dell’ operazione nonché la natura giuridica dei soggetti imprenditoriali coinvolti. La preoccupazione deriva dal fatto che, gli Stati membri possano poi emanare norme troppo invasive dell’attività dei consulenti fiscali e delle imprese assistite. L’elusione e l’evasione si combattono con norme mirate, la generalizzazione di nuovi obblighi in capo all’impresa ed al consulente fiscale provocherebbe solo la ulteriore burocratizzazione delle attività e questo va assolutamente evitato”.

Ovviamente, INT auspica che tutte le organizzazioni rappresentative dei consulenti fiscali presentino i propri pareri in merito, poiché è proprio chi opera nel settore che ha maggior facoltà di dare pareri preventivi, soprattutto nella fase di formazione delle norme.

Vera MORETTI