Prodotti caseari italiani verso la conquista dei mercati esteri

I prodotti lattiero-caseari italiani sono pronti a conquistare i mercati esteri, che ad oggi rappresenta la loro più importante opportunità di crescita.
A confermarlo è anche Agrifood Monitor, che ha presentato i risultati di uno studio durante Cibus Connect a Fiere di Parma.

Si tratta di prodotti che rappresentano l’eccellenza Made in Italy in maniera efficace, tanto da aver registrato un raddoppio delle esportazioni negli ultimi dieci anni (+92% nel periodo 2006-2016, contro il 72% delle esportazioni agroalimentari totali).

I formaggi, ovviamente, la fanno da padroni, grazie a 2,4 miliardi di euro di vendite estere nel 2016, e che incidono per l’82% sul valore totale dell’export lattiero-caseario, con tassi di crescita ottimi sia nel lungo periodo sia nell’ultimo anno.

Meta più battuta è quella dell’Unione Europea, che copre il 72% del valore totale, ma ora, ai mercati tradizionali si aggiungono anche quelli fuori Ue e extra-europei. Tra questi, spiccano Romania e Polonia, Norvegia, Svezia, Cina e Corea.
L’oriente si sta avvicinando a questo settore con curiosità e tassi di crescita vertiginosi, pari a +118% nel periodo 2013-2016, e le prospettive future sembrano essere altrettanto prolifiche.

Nel mercato dei prodotti caseari, l’Italia si trova al quarto posto, con una quota pari al 10%. Prima, almeno per ora, rimane la Germania con ilo 14%, seguita da Olanda e Francia entrambe al 12%.
Il nostro paese detiene la leadership di prezzo (6,23 euro/kg), con un netto distacco rispetto ai cugini d’oltralpe (4,42 euro/kg) e surclassando il prodotto tedesco (2,81 euro/kg). Ciò è dovuto ai formaggi di punta della produzione italiana, che hanno fatto diventare il Belpaese primo fornitore di Francia e Stati Uniti, con quote rispettivamente pari al 30% e al 24% nel mercato, terzo in Germania e Regno Unito e quarto in Giappone e Spagna.

Vera MORETTI