Oggi andiamo ad addentrarci in quella annosa fauna della burocrazia italiana, scoprendo tutti i passaggi per cedere il credito ristrutturazione alle poste italiane. Una rapida guida che vi spiega passo passo come fare.
Ovviamente, quando si parla di credito ristrutturazione, si parla di un credito per aiutare la ristrutturazione della propria casa. La cessione del credito è un accordo trilaterale tra cedente, cessionario e ceduto che permette di cedere il diritto di credito di un soggetto a un terzo e può essere utilizzato anche per il bonus ristrutturazione.
Andiamo invece alla definizione di cessione del credito che determina che un soggetto cede tutto o parte di un credito nei confronti di un secondo soggetto a un ente terzo, banca o istituto di intermediazione finanziaria, ottenendo liquidità immediata. In questo caso, dunque andremo a vedere come cedere il credito ristrutturazione alle poste italiane.
L’obiettivo della cessione del credito è quello di individuare un’azienda in grado di assorbire direttamente il credito apposito e che sia quindi in grado di proporre lo sconto direttamente in fattura, oppure sia in grado di avere la liquidità, senza dover ricorrere ad un prestito che faccia ponte attraverso un istituto finanziaria, con la seguente cessione del credito a Poste Italiane.
Le Poste italiane riconoscono circa l’89% del credito (può variare in base alla durata delle detrazioni e al tipo di credito che si cede) che si sarebbe spalmato in 10 rate annuali, tutto in un’unica soluzione. Di solito, invece, le altre banche non offrono più dell’80%, oltre ad una commissione del 2 o del 3% dell’istituto certificatore.
Occorre andare sul sito delle Poste nello spazio prodotti/superbonus-altri-bonus-fiscali e, dunque fare il log in con le credenziali legate al proprio conto, cliccando poi alla voce “Richiedi on line” e compilare la richiesta di cessione, indicando i crediti spettanti.
Nella cessione del credito ristrutturazione abbiamo tre possibilità di applicazione, ovvero le seguenti:
Ci sarebbe, tuttavia, una quarta opzione, ovvero anziché scegliere la cessione, l’azienda fornitrice potrebbe accollarsi il credito d’imposta e recuperarlo poi dall’Agenzia delle Entrate nel corso degli anni, ad ogni modo questo creerebbe un problema di liquidità a breve termine.
In definitiva, all’atto di sostanza, effettuare la cessione del credito per la ristrutturazione serve ad ottenere liquidità immediata a fronte di un investimento.
Andiamo a vedere un piccolo e breve esempio concreto sul funzionamento economico del credito:
Se avete fatto una ristrutturazione cominciata nel 2020, avendo speso 40.000 Euro di ristrutturazione. Con le dovute detrazioni fiscali avreste diritto al 50% di recupero fiscale (dunque 20.000 euro cosparse in 10 rate annuali di 2000 Euro) da portare in dichiarazione dei redditi.
Cedendo l’intero credito ristrutturazione, potrete avere l’intera somma sotto forma di liquidità immediatamente, pagando una commissione, avendo subito € 18.187,44.
Attraverso queste possibilità di credito e di detrazione, avrete quindi modo di risparmiare su un’ampia scelta di lavori su cui recuperare gran parte dei costi:
● riqualificazione energetica
● riduzione del rischio sismico
● installazione di impianti solari fotovoltaici
● colonnine di ricarica per veicoli elettrici negli edifici
● ristrutturazioni domestiche
● rifacimento facciate e tetti inclinati
E in tutto ciò, si avranno anche meno problemi con la liquidità, grazie al salvadanaio composto dal credito ristrutturazione che si è ceduto.
Ora, dunque che abbiamo visto, in breve, come cedere il credito ristrutturazione non vi resta che rimboccarvi le maniche, afferrare vernice, cazzuola e pennelli, contattare una buona manovalanza e avviare la vostra ristrutturazione. A tutto il resto ci pensa il credito ristrutturazione e le vostre amate poste italiane.
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