In linea di massima, ciascun lavoratore è tenuto al pagamento di tasse e contributi in quanto percettore di reddito dovuto da chi ha fruito del lavoro svolto. Tuttavia, in diversi casi subentra un soggetto pubblico o privato, che sostituisce il contribuente nell’adempimento degli obblighi fiscali e previdenziali: si tratta del sostituto d’imposta.
Un sostituto di imposta può essere un cliente, un istituto previdenziale, un datore di lavoro, un condominio e altri enti simili.
Solitamente, il ruolo di sostituto d’imposta riguarda il rapporto di lavoro subordinato. In tal caso, è il datore di lavoro a occuparsi del versamento delle imposte e dei contributi al posto dei propri dipendenti. Infatti, il datore trattiene dalla retribuzione lorda dovuta al suo lavoratore, gli importi che quest’ultimo dovrebbe versare allo Stato e all’Inps.
Quindi, il dipendente riceverà in busta paga la retribuzione netta priva di tasse e contributi di previdenza a suo carico. Sarà poi compito del suo datore di lavoro provvedere al pagamento di quanto trattenuto, nel rispetto delle scadenze previste dalla legge.
Il dipendente potrà verificare attraverso la lettura della sua busta paga, le somme trattenute e destinate al pagamento di tasse e contributi.
La figura del sostituto d’imposta consente di semplificare i rapporti tra il lavoratore e l’Agenzia delle Entrate. Inoltre, garantisce allo Stato e alle Amministrazioni la ricezione del pagamento inerente i tributi e oltretutto senza ritardi. Il sostituto d’imposta offre anche importanti informazioni sul patrimonio del lavoratore.
Il sostituto d’imposta, quindi, è un soggetto che si occupa di versare tributi, tasse e contributi previdenziali al posto del contribuente. Esso può agire in due modi:
Le attività del sostituto d’imposta vengono effettuate grazie a due documenti, il modello 770 e la Certificazione Unica.
Il Modello 770 è un documento fiscale usato dai sostituti d’imposta per trasmettere all’Agenzia delle Entrate tutti dati legati alle imposte del contribuente, dalle ritenute effettuate, ai compensi fino alle pensioni versate. Serve per effettuare il pagamento dei tributi da parte del contribuente.
Il Modello 770 è unificato e deve essere trasmesso dalle aziende, dalle società di capitali con sede in Italia, dagli enti non commerciali sia pubblici che privati, dalle associazioni non riconosciute, da società di ogni tipo e dai condomini. Tale modello va consegnato dal sostituto d’imposta entro il 31 ottobre, seguendo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Un altro documento importante per capire il ruolo del sostituto d’imposta è la Certificazione Unica (Cu). Viene usata per attestare i redditi del lavoro dipendente e assimilati, ma anche i redditi derivati da lavoro autonomo e quelli derivanti da alcuni contratti di locazione. La Certificazione Unica permette al dipendente di avere un documento che certifica che i tributi da parte dell’azienda sono stati versati.
Questo documento viene rilasciato dal sostituto d’imposta al contribuente entro il 30 aprile e trasmesso telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo.
Esistono dei casi in cui è necessario modificare il sostituto d’imposta, per esempio quando si cambia lavoro. In questi casi, se si è già inviato il modello 730, basta rettificare entro il mese di ottobre dell’anno di riferimento. Occorre quindi inviare un nuovo documento integrativo in cui comunicare dove inviare eventuale rimborso spettante. Il nuovo modello 730 sarà quindi uguale al precedente salvo le informazioni legate al sostituto d’imposta.
Per l’effettuazione dei conguagli che derivano dalla liquidazione della dichiarazione dei redditi, alla voce “sostituto d’imposta” nel modello 730 di svariati milioni di contribuenti, viene indicato l’INPS. Ciò accade perché l’Istituto percepisce prestazioni di previdenza e di assistenza.
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