Come funziona il crowdfunding?

Crowdfunding: cosa è e come funziona

Per capire come funziona il crowdfunding, cerchiamo di capire brevemente di cosa si tratta.

Cosa è il crowdfunding

Il crowdfunding è una modalità di raccogliere denaro a favore di imprese e progetti, diametralmente opposta a quella del finanziamento tradizionale.

Infatti, se nel finanziamento tradizionale, ci sono grandi importi che provengono da uno o più fonti, il crowdfunding fa leva su piccole somme di denaro ma versate da tante persone. Tale raccolta avviene attraverso delle piattaforme online.

Non a caso, il crowdfunding è utilizzato in gran parte dalle start-up e da piccole ma anche medie imprese in espansione per avere accesso a finanziamenti alternativi. Indubbiamente, è un modo innovativo di reperire risorse per le imprese, i progetti e per finanziare nuove idee.

Tra l’altro, questa forma di raccolta denaro dà modo di creare intorno al fondo una comunità online utile per acquisire conoscenze sul mercato e raggiungere nuovi clienti.

Come funziona il crowdfunding

Abbiamo parlato di piattaforme online, proprio perchè il crowdfunding è rappresentato da siti web che permettono l’interazione tra i fundraiser (raccoglitori di denaro) e un vasto pubblico (crowd significa folla), attraverso le quali si possono esprimere e raccogliere impegni finanziari.

Solitamente, i fundraiser chiedono il pagamento di una commissione dalle piattaforme di crowdfunding se la campagna di raccolta fondi ha avuto successo. In cambio, tali piattaforme dovrebbero fornire un servizio sicuro e di facile utilizzo.

Molte piattaforme funzionano secondo un modello massimalista, ossia: se si raggiunge l’obiettivo si riceve denaro, altrimenti ciascuno riceve indietro il suo, senza problemi e senza perdite finanziarie.

Esistono più tipi di crowdfunding, di cui tre di essi sono comunemente più usati dalle start-up e dalle piccole e medie imprese in fase di espansione, quindi a fini di lucro.

Crowdfunding: le tipologie

I principali tipi di crowdfunding sono i seguenti:

  • Prestiti peer-to-peer: le persone prestano dei soldi a un’impresa che vuole espandersi per ottenere maggiori ricavi, in base al presupposto che quanto investito possa fruttare degli interessi. In questo caso, la folla è come una banca che presta delle somme di denaro per avere in cambio degli interessi, con la sostanziale differenza anche al posto di un istituto di credito ci sono tanti piccoli investitori.
  • Equity Crowdfunding: in tal caso, si tratta quasi di una scommessa, di un vero e proprio investimento dove è possibile perdere come guadagnare soldi. Quindi, una partecipazione ad un’impresa come accade in borsa, dove si acquistano o vendono azioni ordinarie mettendo a rischio il proprio capitale investito.
  • Rewards Crowdfunding: con questa modalità i privati effettuano una donazione per un progetto o un’attività imprenditoriale con l’auspicio di ricevere in cambio una ricompensa di carattere non finanziario, ad esempio beni o servizi in una fase successiva.
  • Crowdfunding per beneficenza: in questo modo i privati donano piccoli importi per contribuire a ben più grandi obiettivi di finanziamento per un progetto caritativo, quindi, senza l’aspettativa di ricevere in cambi qualcosa di materiale, che sia del denaro, dei beni o dei servizi.
  • Condivisione dei proventi: le imprese possono condividere i guadagni presente e futuri con il pubblico in cambio di un ritorno sul finanziamento effettuato in precedenza.
  • Crowdfunding con titoli di debito: i privati investono in un titolo di debito emesso dall’impresa, come ad esempio un’obbligazione.
  • Modelli ibridi: basta analizzare l’etimologia del termine ibrido, per capire che questi offrono alle imprese l’opportunità di combinare elementi di più tipi di crowdfunding.

La tipologia più diffusa di crowdfunding è il peer-to-peer, dove i prestatori del denaro sperano di incassare degli interessi su quanto hanno investito.

Molto utilizzata anche l’equity crowdfunding che dà l’impressione e il brividio di scommettere o meglio di giocare/investire in borsa anche a rischio di perdere una parte o tutto l’investimento.

Sta prendendo piede anche il rewards crowdfunding che intriga molto i privati che in cambio del loro contributo sperano di ricevere un bene o un servizio e non una somma di denaro.

Informazioni su Carmine Orlando 405 Articoli
Nato a Milano nel 1971 ma campano d'adozione, ho sempre avuto una grande passione per la scrittura, pur lavorando come libero professionista in altri settori. La scoperta del Web Copywriting e il vasto quanto complesso mondo della SEO mi ha conquistato, tanto da aver intrapreso un lungo percorso di formazione a aver trasformato un hobby in una fonte primaria di guadagno. Sono stato per anni coordinatore della redazione per CentroMeteoItaliano.it, ho collaborato con Money.it, con Notizieora.it e con BlastingNews.com.