Pegno mobiliare non possessorio: elenco beni per il credito alle imprese dall’ADE

L’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 12 ottobre 2021 approva la lista dei beni oggetto di pegno mobiliare non possessorio. Ovvero, l’istituto che facilita le imprese ad accedere al credito ad utilizzare il bene mobile a garanzia del credito richiesto senza spossessamento. Prima di passare in rassegna l’elenco dei nomi delle 25 categorie merceologiche rese note dall’ADE, cerchiamo di capire cos’è il pegno mobiliare non possessorio.

Pegno mobiliare non possessorio: come funziona

Per avere accesso al credito, gli imprenditori pongono a garanzia di un finanziamento una serie di beni d’impresa.

Come già anticipato, il pegno mobiliare non possessorio rappresenta una misura ulteriore di accesso al credito delle imprese, riservata agli imprenditori iscritti al Registro delle Imprese. L’istituto si attiva mediante l’iscrizione in un apposito registro informatico tenuto dall’Agenzia delle Entrate.

I beni d’impresa possono rappresentare una garanzia per ottenere un finanziamento, essi restano di proprietà dell’impresa che li può utilizzare, fanno eccezione i beni mobili registrati come le auto. Si possono, invece, usare i beni futuri, purché sia possibile determinarne il valore complessivo.

Il contratto di pegno mobiliare non possessorio va messo per iscritto, nel quale viene indicato il creditore, il debitore e l’eventuale terza parte che concede il pegno, la descrizione del bene costituente la garanzia, il credito garantito e il suo importo massimo. Salvo clausole differenti, il debitore può trasformare e vendere il bene o disporne in altro modo. In tal caso, il pegno si trasferisce al prodotto che risulta dalla trasformazione o dal corrispettivo ottenuto dalla cessione o al nuovo bene acquistato con il corrispettivo stesso, senza che vi sia il bisogno di fare un nuovo contratto di garanzia.

Garanzie

Sono previste delle regole a garanzia dell’espropriazione forzata del pegno. Qualora ciò avvenisse, il creditore può:

  • vendere il bene trattenendo il corrispettivo ed eventualmente restituendone l’eccedenza;
  • riscuotere i crediti oggetto di pegno fini a concorrenza della somma garantita;
  • affittare il bene in oggetto, trattenendo gli importi relativi fini a concorrenza della somma garantita (se previsto dal contratto);
  • appropriarsi dei beni oggetto di garanzia (se previsto nel contratto che deve prevedere i parametri e le modalità di valutazione del bene.

Queste procedure possono essere attivate anche in caso di fallimento del debitore, dopo che i relativi crediti sono stati ammessi al passivo con prelazione.

Elenco delle 25 categorie merceologiche dei beni che possono essere concessi in garanzia per ottenere il credito senza perderne il possesso

La lista dei beni d’impresa che si possono porre in garanzia e resa nota dall’Agenzia delle Entrante con il provvedimento del 12 ottobre 2021:

Categoria merceologica Bene oggetto di pegno
01 animali vivi e prodotti del regno animale
02 piante e prodotti del regno vegetale
03 grassi, oli e cere animali o vegetali
04 prodotti delle industrie alimentari, bevande e tabacchi lavorati
05 minerali e loro prodotti
06 prodotti delle industrie chimiche o delle industrie connesse
07 materie plastiche, gomma e loro lavorati
08 pelli, cuoio, pellicce e loro lavorati
09 lego e suoi lavorati
10 prodotti dell’industria cartaria e prodotti a stampa
11 materie tessili e loro manufatti
12 calzature ed altri accessori di abbigliamento
13 materiali lapidei, ceramici, vetri e loro prodotti
14 preziosi, gioielli e monete
15 metalli comuni e loro lavorati
16 macchinari industriali, macchine ed apparecchi meccanici ed elettronici
17 macchine, macchinari e attrezzature per il trasporto
18 strumenti ed apparecchi di ottica e misura; strumenti medico-chirurgici; orologeria; strumenti musicali
19 armi, munizioni, loro parti ed accessori
20 mobili e complementi di arredo
21 oggetti per sport o divertimento, loro parti ed accessori
22 oggetti d’arte, da collezione o di antichità
23 beni immateriali
24 beni finanziari
25 altri beni

L’elenco può essere ancora modificato con un successivo provvedimento.

L’Agenzia delle Entrate ha tempo fino al 25 aprile 2022 per arrivare ad una data di attivazione del Registro Pegni, nel quale verranno giornalmente inserite, secondo l’ordine di ricezione, le formalità presentate.