Indennità Covid per i pescatori: le istruzioni dell’INPS per richiederla

indennità covid per i pescatori

La legge di bilancio 2021 riconosce l’indennità Covid per i pescatori per i periodi dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021 con importo di 40 euro al giorno. Ora, grazie alla circolare INPS, finalmente vengono rese note le istruzioni per poter accedere. C’è tempo fino al 31 dicembre 2021 per presentare la domanda e accedere al bonus pescatori.

Cos’è il Bonus Pescatori e a quanto ammonta?

Il Bonus Pescatori è rivolto ai lavoratori autonomi che operano nel settore della pesca, per poterlo ottenere è necessario dimostrare di avere una perdita di fatturato nel primo semestre del 2021 di almeno il 33% rispetto al fatturato del 2019. In base al comma 315 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2021, coloro che rispettano questo requisito possono ottenere un indennizzo di 40 euro giornalieri, ma per un massimo di 90 giorni, cioè 3 mesi. Si tratta quindi di un importo massimo di 3.600 euro.

Possono accedere al beneficio:

  • i pescatori autonomi;
  • gli armatori e i proprietari armatori imbarcati sulla stessa nave per la quale si chiede il contributo;
  • i soci di società cooperative impegnati nel settore della piccola pesca.

Le istruzioni dell’INPS per richiedere l’indennità Covi per i pescatori

La circolare n° 173 dell’INPS ha dettato le istruzioni operative per poter richiedere il contributo. In primo luogo la richiesta deve essere presentata telematicamente tramite il sito MyINPS. In questo caso per poter procedere è necessario avere a disposizione un’identità digitale e quindi:

  1. SPID
  2. CIE (Carta di Identità Elettronica)
  3. CNS

In alternativa è possibile rivolgersi a un patronato oppure chiamare il  Contact Center al numero verde 803164 raggiungibile solo da rete fissa o al numero a pagamento (in base al proprio piano tariffario) 06 164164 raggiungibile da rete mobile.

Scadenza della domanda e liquidizione delle somme

Le domande devono essere presentate entro il 31 dicembre 2021, ma conviene affrettarsi perché il tetto di spesa previsto per il Bonus Pescatori è di 31,1 milioni di euro e di conseguenza i fondi saranno monitorati e al termine non saranno più erogati contributi.

L’INPS precisa che la riduzione dei redditi pari al 33% del primo semestre 2021, rispetto al primo semestre 2019, cioè al periodo antecedente al Covid, va individuato secondo il principio di cassa e quindi come differenza tra ricavi e compensi percepiti e spese sostenute nello stesso periodo, si tratta di una perdita netta.

Al momento della domanda tale requisito deve essere auto-certificato dal pescatore con tutte le conseguenze che possono derivare da eventuali dichiarazioni mendaci che dovessero risultare incrociando i dati già in possesso dell’Agenzia delle Entrate.

Incompatibilità tra il Bonus Pescatori e altre indennità

Il Bonus Pescatori è incompatibile con altri aiuti, in particolare non può essere usufruito da coloro che risultano:

  • titolari della pensione dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e Gestione separata e APE Sociale;
  • titolari di cassa integrazione ordinaria, in deroga o assegno ordinario;
  • beneficiari di trattamenti di integrazione salariale (articoli da 19 a 22-quinquies del DL n.18/2020);
  • percettori di cassa integrazione salariale operai agricoli;
  • titolari di prestazioni del Fondo Integrazione Salariale e altri Fondi di solidarietà.

Cumulabilità del Bonus Pescatori

Il Bonus Pescatori risulta invece cumulabile con altre prestazioni e in particolare con:

  • trattamento di disoccupazione NASpI e Dis-Coll ( sono i trattamenti riservati a lavoratori e a collaboratori che hanno perso il lavoro);
  • la percezione dell’assegno ordinario di invalidità;
  • percettori dell’indennità di disoccupazione agricola.

Si riconosce il diritto a percepire il Bonus Pescatori anche ai soggetti che hanno i requisiti visti, ma ricoprono contemporaneamente cariche elettive o politiche.