Con la firma del ministro per lo Sviluppo Economico (Mise), Giancarlo Giorgetti, prende il via la messa a disposizione delle micro e piccole e medie imprese dei voucher per la banda ultralarga. Gli incentivi erano stati ideati dal Comitato governativo per la banda ultralarga a maggio del 2020. Con la firma del ministro viene di fatto sbloccato il fondo di circa 610 milioni di euro per la connettività delle imprese più piccole. La misura entra dunque nella dimensione degli aiuti alle imprese dopo aver assicurato i voucher alle famiglie fino allo scorso novembre.
Il contributo previsto dal decreto del ministero per lo Sviluppo Economico fissa come obiettivo, a fronte del voucher erogato, il “salto tecnologico” delle connessioni delle micro, piccole e medie imprese. Delle risorse messe a disposizione (608,2 milioni di euro), 9 milioni di euro andranno alla comunicazione e al monitoraggio della misura. I voucher saranno messi a disposizione di un numero variabile di micro e piccole e medie imprese da 850 mila a 1,4 milioni.
Saranno tre le fasce di contributi messi a disposizione delle micro e piccole e medie imprese per la connettività ultralarga. La prima fascia garantisce un voucher di 300 euro per i contratti dai 18 ai 36 mesi e una connessione garantita alla velocità massima tra i 30 e i 300 megabit per secondo in download, oppure tra 300 megabit per secondo a un gigabit per secondo. In tutto, per la prima fascia, il governo ha stanziato 120 milioni di euro per la prima opzione e altrettanti per la velocità fino a un gigabit. In quest’ultimo caso, è previsto un ulteriore voucher di 500 euro per sostenere le spese di allaccio dell’infrastruttura. Per la prima fascia non sono previsti limiti minimi di banda garantita.
Per la seconda fascia di voucher connettività alle imprese il governo ha stanziato circa 300 milioni di euro. In questo caso, l’importo del contributo previsto è di 500 euro a fronte di un contratto dai 18 ai 36 mesi. Il servizio al quale la micro o piccola e media impresa aderisce deve garantire una connessione tra 300 megabit per secondo e un gigabit. È previsto un voucher aggiuntivo di 500 euro per le spese di installazione per le connessioni a un gigabit per secondo. La differenza con la prima fascia è che nella seconda è necessaria una banda minima garantita di 30 megabit per secondo.
La terza fascia del Voucher banda ultralarga prevede l’erogazione di contributi del governo per 60 milioni di euro. E, in questa categoria, i voucher sono più generosi. Infatti si possono ottenere 2 mila euro di contributi per i contratti dai 24 ai 36 mesi per velocità di connessione superiori a un gigabit per secondo. Inoltre è prevista la soglia minima di banda garantita a 100 megabit per secondo. Ai 2 mila euro può essere aggiunto anche il bonus di 500 euro per i costi di allaccio.
I voucher banda ultralarga possono non essere riconosciuti per i seguenti motivi:
Ogni impresa può presentare la richiesta di voucher solo una volta. Nel caso in cui si proceda con la portabilità del servizio, è possibile trasferire la quota del voucher residuo.
La domanda del voucher banda ultralarga può essere presentata fino al momento in cui termineranno le risorse stanziate dal governo. In ogni caso, la misura non potrà andare oltre i due anni. Durante questo periodo, in ogni modo, il ministero continuerà a monitorare la situazione della distribuzione dei voucher per evitare che i contributi alle imprese possano risultare poco utilizzati, come è successo per i voucher alle famiglie. Infatti, nella fase 1 del voucher, sono avanzati circa 93 milioni di euro (quasi la metà della dote della misura) che sono stati girati al fondo per le imprese. Per le famiglie dovrebbe riprendere il contributo per la banda ultralarga, ma con la novità dell’eliminazione dei vincoli dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Le precedenti risorse stanziate erano a favore delle famiglie con Isee fino a 20 mila euro.
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