Sgravi contributivi per lavoratrici madri e congedo di paternità obbligatorio

sgravi contributivi per lavoratrici madri

La legge di bilancio 2022 prevede importanti aiuti per le donne e per facilitare il rientro a lavoro dopo la gravidanza. In particolare per incentivare le aziende a favorire il rientro delle madri lavoratrici nel 2022, ci saranno sgravi contributivi per lavoratrici madri.

Legge di bilancio 2022 e gravi contributivi per lavoratrici madri

Sappiamo tutti che le aziende hanno spesso remore a far rientrare a lavoro le donne dopo la gravidanza e in alcuni casi le condizioni di lavoro sono tali da impedire di fatto alla donna di riprendere le proprie mansioni. Da un’indagine ISTAT emerge che il 14% delle donne non rientra a lavoro dopo la gravidanza. Per scoraggiare tali comportamenti, che in teoria sono anche vietati, la legge di bilancio 2022 ha previsto in via sperimentale una misura volta a incentivare le aziende a sostenere il rientro a lavoro dopo il parto.

La norma prevede che per il 2022 ci sarà l’esonero del pagamento dei contributi previdenziali per le donne lavoratrici del settore privato che rientrano al lavoro dopo il parto, o meglio dopo aver fruito del congedo di maternità obbligatorio. L’esonero però non sarà totale, ma sarà al 50%, per le aziende può comunque rappresentare un buon vantaggio visto che assumere dei sostituti potrebbe rappresentare un costo maggiore.

Congedo di paternità obbligatorio e fondi per asili nido

Per favorire la maternità, la legge di bilancio 2022 prevede anche il congedo di paternità obbligatorio della durata di 10 giorni da fruire entro i primi 5 mesi di vita del bambino. Al fine di favorire il rientro a lavoro delle lavoratrici madri, viene anche potenziato il Fondo di solidarietà comunale destinato ad aumentare i posti disponibili negli asili nido e quindi ad aiutare le donne a coniugare i tempi di lavoro con i tempi di vita. E’ inoltre previsto che entro il 2027 ci sia una copertura almeno pari al 33% dei bambini di età compresa tra 3 mesi e 36 mesi di posti di asilo nido.

Questa misura, insieme al rifinanziamento del fondo per il reddito di libertà mira a dare alle donne maggiore indipendenza economica e autonomia.