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Assegno unico figli anche ai forfetari, le detrazioni mancanti

L’assegno unico figli è la novità di quest’anno a sostegno delle famiglie. Spetta anche ai lavoratori forfettari che hanno fino a 21 anni.

Assegno unico figli, anche per i forfettari

Le domande per l’assegno unico figli sono già partite e sono tantissimi gli italiani che potranno farne uso. Questo perché possono richiederlo i genitori indipendenti dalla loro posizione lavorativa. Pertanto i lavoratori dipendenti, non occupati, dispoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, pensionati e lavoratori autonomi.

Non sono previsti limiti di reddito, ma ciò che cambia è il valore dell’assegno. L’assegno unico sostituisce tutti gli altri contributi alla famiglia, eccetto il bonus asilo nido che resterà richiedibile anche per l’anno 2022. Quindi spetta ai nuclei familiari con figli fino a 21 anni di età.

Assegno unico figli anche per i forfettari

L’assegno unico figli è riconosciuto anche ai genitori che aderisco al regime forfettario. I contribienti forfettari determinano il reddito applicando alla differenza tra ricavi e compensi un determinto indice di redditività. Tuttavia tale indice cambia in relazione al codice ATECO dell’attività svolta e quindi cambia a seconda del lavoro svolto.

Ma con l’assegno unico la scelta del regime forfettario potrebbe risultare ancora più conveniente. Questo perché dal reddito possono essere dedotti i contribiti previdenziali, ma non quelli per figlio a carico. Oggi con l’assegno unico le cose cambiano. Infatti si possono recuperare quantomeno le detrazioni per figli a carico di età inferiore a 21 anni. Una convenienza da non sottovalutare perché cambia il modo di ammortizzare le detrazioni mancanti.

Altre considerazioni da fare sui forfettari

Oltre a quanto detto, sono deducibili anche i contributi previdenziali versati per conto dei collaboratori dell’impresa famigliare. La deduzione è ammessa anche per i versamenti per conto dei collaboratri non fiscalmente a carico, a condizione che il titolare non abbia esercitato nei loro confronti il diritto di rivalsa.

Mentre al reddito si applica l’imposta sostitutiva che varia dal 5% al 15%. Nel primo caso si tratta di aziende start-up e che quindi hanno un’altra agevolazione soprattutto per cominciare la propria attività. Comunque sia, anche dopo l’introduzione dell’assegno unico si potrà ancora fruire delle detrazioni sulle spese sostenute per i figli a carico di qualsiasi età. Come ad esempio quelle relative alle spese di istruzione, le spese mediche e sanitarie, le spese per l’abbonamento del trasporto pubblico.

 

Francesca Cavaleri

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