Assunzione clandestino, cosa si rischia?

contratto di espansione

E’ sempre più frequente la tratta dei “nuovi schiavi”, nel mondo del lavoro. Ovvero assumere persone clandestine, immigrati irregolari, spesso per lavori in nero. Ma cosa si rischia assumendo un clandestino per un lavoro di manovalanza, in un cantiere, ad esempio? Scopriamolo assieme.

Assunzione clandestino, cosa si rischia

Innanzitutto, partiamo col dire che commette il reato di immigrazione clandestina colui che non rispetta determinati requisiti e va in contro ad una contravvenzione punibile con una ammenda da 5.000 a 10.000 euro: vale a dire che, chi fa ingresso in Italia senza sottoporsi ai controlli, non rischia il carcere.

Corre il rischio di carcere il datore che fa lavorare in nero uno straniero non regolarizzato: oltre alle sanzioni economiche molto alte (fino a 36mila euro), può incorrere anche nel carcere.

Come stabilito dalla Cassazione, prevedere sia una sanzione penale sia una amministrativa per chi assume in nero uno straniero irregolare non va a costituire alcuna violazione del divieto del ne bis in idem, sarebbe a dire il principio per cui il giudice non può esprimersi due volte sulla stessa azione qualora si sia già formata la cosa in giudicato, dal momento che la condotta del datore di lavoro va a ledere due diversi istituti giuridici.

In sostanza, chi assume un lavoratore clandestino, viola sia le norme sull’ immigrazione e commette anche reato verso gli obblighi contributivi.

Sanzioni penali per chi assume clandestini

Quali sono, quindi le sanzioni penali per quei datori di lavoro che assumono lavoratori non in regola con la legge, sul piano dell’immigrazione nel nostro paese?

Stando al Testo unico sull’immigrazione, «il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno previsto dal presente articolo, ovvero il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo, revocato o annullato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato».

Va anche aggiunto, sempre per citare il suddetto testo, «chi viola le norme sull’immigrazione facendo lavorare per conto della propria impresa uno straniero irregolare viene punito con una reclusione che va dai sei mesi ai tre anni, oltre ad una multa di 5.000 euro».

Ci si ritrova ad un ulteriore aumento delle pene nei seguenti casi in cui:

  • i lavoratori irregolari occupati siano un numero maggiore di 3;
  • tra i lavoratori irregolari vi siano presenti dei minori;
  • i lavoratori vengano sottoposti a condizioni lavorative di particolare sfruttamento.

Sanzioni amministrative per chi assume clandestini

In base al decreto sul lavoro del Jobs Act bisogna tenere in conto i seguenti punti:

  • per ciascun lavoratore non in regola, entro i 30 giorni di impiego effettivo è prevista una sanzione che va dai 1.500 ai 9.000 euro;
  • la sanzione sale da 3.000 a 18.000 euro per ciascun lavoratore irregolare con impiego effettivo tra i 31 e i 60 giorni;
  • la sanzione va da un minimo di 6.000 ad un massimo di 36.000 euro per ogni lavoratore irregolare con impiego effettivo superiore ai 60 giorni;

Questo, dunque è quanto vi fosse di più utile e necessario da sapere in merito ai rischi di un lavoratore che assume un operaio clandestino per svolgere qualsivoglia attività.

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Appassionato di scrittura, ho collaborato per diverse testate online tra le quali ricordiamo BlastingNews.com e NotizieOra.it. Ama cinema e scrittura, fin dalla tenera età, studia recitazione e consegue una formazione attoriale nei teatri off partenopei.