Superbonus 110% e bonus casa per condomini, piccoli edifici e ristrutturazioni: quali sono i più convenienti?

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Superbonus 110% e vari bonus casa prorogati dalla legge di Bilancio 2022 e in corso di validità ancora per altri anni. Ecco come scegliere la misura più giusta per interventi in condomini, nei piccoli edifici e “villette” e per le ristrutturazioni, anche di facciate degli edifici. I condomini avranno ancora due anni per gli interventi rientranti nel superbonus 110%. Per le villette invece i tempi si accorciano. Conviene di più la detrazione ordinaria che, per alcune misure, scende a tre anni nella dichiarazione dei redditi. Ma c’è la possibilità di utilizzare la detrazione fiscale anche come sconto in fattura o come cessione del credito di imposta.

Superbonus 110% e bonus casa: quali convengono di più?

Conviene di più il superbonus 110% oppure gli altri bonus casa? Nella valutazione è importante individuare la detrazione fiscale che maggiormente può rispecchiare le aspettative nel far svolgere gli interventi. E quale parte della spesa dovrà essere sostenuta dal proprietario o dai proprietari. Oltre al superbonus 110%, il bonus ristrutturazioni permette la detrazione fiscale del 50%. E il bonus facciate ha perso molta della convenienza con la riduzione della detrazione dal 90% al 60% per gli interventi a partire dal 2022. Ma si può utilizzare l’ecobonus ordinario, il sisma bonus ordinario e gli ecobonus potenziati con interventi combinati. Regola generale vuole che la scelta ricada sul tipo di edificio (condominio o singola unità immobiliare) e sugli interventi più complessi rispetto alle piccole ristrutturazioni.

Condomini, quanto conviene il superbonus 110%?

La detrazione fiscale più conveniente nel 2022 per i condomini è quella relativa ai lavori di coibentazione (o di cappotti termici), di nuovi impianti di riscaldamento e di interventi sulle parti strutturali. Per tutte queste tipologie di lavori si può beneficiare del superbonus 110% per migliorare le condizioni antisismiche dell’edificio oppure per interventi sul piano dell’efficientamento energetico. Gli interventi rientranti nel superbonus potranno essere effettuati al 110% di detrazione fino al 31 dicembre del 2023, per poi beneficiare del 70% nel 2024 e del 65% nel 2025. La proroga riguarda anche gli interventi trainanti nelle singole unità abitative.

Superbonus 110%, quando programmare e iniziare i lavori?

Qualche difficoltà i condomini potrebbero averla in merito ai tempi degli interventi. L’avvio dei lavori potrebbe richiedere tempo e le imprese hanno attualmente molti interventi da realizzare. Ma la proroga del superbonus può fare in modo da programmare gli interventi al 110% nei prossimi due anni. Sulla spesa da affrontare si dovrà mettere in conto di dover anticipare qualcosa, anche se si cede il credito a un istituto bancario. Tra le spese da affrontare di tasca propria c’è la diagnosi energetica e il capitolato.

Bonus casa piccoli edifici con un unico proprietario: quale detrazione conviene?

Con la legge di Bilancio 2022 i condomini e gli edifici con un unico proprietario (o più persone fisiche che abbiano una comproprietà) sono sullo stesso piano. Si tratta di piccoli edifici che abbiano da 2 a 4 unità abitative, senza dover contare le pertinenze. Rientra nelle agevolazioni dei piccoli edifici anche un immobile costituito da tre appartamenti e tre box. In tutte queste situazioni, gli interventi possono essere fatti rientrare nel superbonus 110% fino al 31 dicembre 2023, con la riduzione della detrazione negli anni successivi.

Superbonus 110% per le ‘villette’: la scadenza è il 31 dicembre 2022 con Sal al 30 giugno prossimo

Discorso a parte vale per le cosiddette “villette” in merito all’utilizzo del superbonus 110%. Si tratta di edifici monofamiliari o di singole unità abitative che siano indipendenti inserite in edifici plurifamiliari. I benefici del superbonus 110% scadono al 31 dicembre 2022, ma entro il 30 giugno prossimo deve essere raggiunto almeno il 30% di stato di avanzamento dei lavori (Sal) calcolato sull’intervento complessivo.

Bonus ristrutturazioni edilizie, quali sono quelli che convengono?

Spesso i proprietari di immobili potrebbero aver bisogno di lavori più leggeri per rientrare nel superbonus 110% e dover effettuare delle semplici ristrutturazioni. Per tutti questi interventi rimangono in vigore una serie di bonus edili ordinari. A partire dal bonus ristrutturazione con la detrazione del 50% valido ancora per altri tre anni, fino al 31 dicembre 2024. Sono poi possibili altri bonus, come l’ecobonus, il bonus giardini, il sisma bonus e il bonus mobili. Quest’ultimo, però, nel 2022 può essere applicato a un limite di spesa di 10 mila euro (anziché 16 mila dell’anno scorso) e scenderà a 5 mila euro negli anni 2023 e 2024.

Bonus facciate per le ristrutturazioni degli edifici, cala la convenienza nel 2022

Nell’ultimo anno di possibilità di utilizzarlo, il bonus facciate cala in termini di convenienza. Infatti, la legge di Bilancio 2022 ha previsto una detrazione più bassa per i lavori relativi alle facciate nel corso dell’anno. La detrazione fiscale non sarà più del 90% come per i lavori del 2020 e del 2021, ma scenderà al 60%. La riduzione della detrazione fiscale fa in modo che si possano prendere in considerazione altri bonus rispetto al bonus facciate con minori visti e asseverazioni da rispettare secondo quanto chiede il decreto legge “Antifrodi”, entrato in vigore il 12 novembre 2021. Aumentano invece le possibilità di utilizzare il sisma bonus ordinario e il super sisma bonus che, nei casi più favorevoli, può arrivare a una detrazione fiscale dell’85%. Tuttavia, in quest’ultimo caso è necessario fare lavori edilizi più rilevanti nell’ambito degli edifici condominiali.