Bonus barriere architettoniche al via, si può fare la cessione del credito di imposta?

Per tutto il 2022 sarà possibile utilizzare il bonus barriere architettoniche. La misura, attesa al debutto nei prossimi giorni, permette la detrazione fiscale del 75% degli interventi effettuati per l’eliminazione degli ostacoli fisici che causano disagi per la mobilità. In questi giorni, l’Agenzia delle entrate è intervenuta per aggiornare le specifiche inerenti i lavori sulle parti comuni degli edifici. Inoltre, l’agevolazione fiscale consente di utilizzare la cessione del credito di imposta come opzione alternativa alla detrazione diretta. L’attesa è per le nuove disposizioni su come potrà essere esercitata la scelta.

Eliminazione delle barriere architettoniche, quali sono i lavori ammessi?

Con il provvedimento dell’Agenzia delle entrate numero 46900 del 2022 sono state adottate nuove interpretazioni tecniche per inviare la comunicazione relativa alla detrazione del 75% del bonus barriere architettoniche. I relativi lavori consentiranno il vantaggio fiscale per tutto il 2022. Il bonus può essere utilizzato a partire dal 24 febbraio 2022 per:

  • eliminare gli ostacoli fisici che causano disagio alla mobilità di chiunque, specificatamente per chi ha capacità motorie ridotte o impedimenti sia temporanei che definitivi;
  • abbattere gli ostacoli che impediscono o limitano a chiunque l’utilizzo di parti, di attrezzature e di componenti in modo comodo e sicuro;
  • sopperire all’assenza di segnalazioni e accorgimenti per orientarsi e riconoscere i luoghi e le situazioni di pericolo. Questo elemento si riferisce sia nel caso di non vedenti, ipovedenti o sordi, che per chiunque.

Quali altri lavori sono possibili con il bonus barriere architettoniche?

Oltre agli interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche, con il bonus è possibile fare favori di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità abitative funzionali a eliminare le barriere architettoniche. Se si sostituisce l’impianto, il bonus spetta per le spese inerenti lo smaltimento e la bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito. Devono essere rispettati, inoltre, i requisiti elencati dal decreto del ministro dei Lavori pubblici numero 236 del 14 giugno 1989 relativi all’accessibilità degli edifici.

Bonus barriere architettoniche, si può utilizzare la cessione del credito di imposta?

Con il bonus barriere architettoniche si può esercitare l’opzione della cessione del credito di imposta. L’attesa è per l’emendamento al decreto “Milleproroghe” che potrebbe consentire fino a tre passaggi nell’operazione di cessione del credito stesso. In alternativa si può richiedere lo sconto in fattura al fornitore per i pagamenti effettuati entro la fine dell’anno.

Bonus barriere architettoniche, quando si può utilizzare il superbonus 110%? Le ipotesi dei condomini

Il bonus barriere architettoniche si può utilizzare anche come superbonus 110%. In tal caso, e fino a tutto il 2023, viene riconosciuta la detrazione fiscale del 110% ma è necessario che il lavoro di eliminazione degli ostacoli rientri tra gli interventi trainati del condominio. Risulta, in ogni modo, necessario che i lavori vengano effettuati sulle parti comuni del condominio nel caso di deliberazioni di ulteriori interventi:

  • cappotto termico;
  • sostituzione impianto di climatizzazione invernale;
  • lavori per la sicurezza antisismica;
  • interventi a favore degli ultra 65enni (decreto legge numero 34 del 2020).