La legge di Bilancio 2022 ha confermato e prorogato la maggior parte dei bonus edilizi recependo, peraltro, anche le norme del decreto “Antifrodi” (decreto legge numero 157 del 2021) per le regole relative ai visti di conformità e alle asseverazioni di congruità delle spese effettuate per gli interventi. Oltre alla detrazione fiscale diretta, anche per il bonus ristrutturazioni il beneficiario può optare di avvalersi della cessione del credito di imposta e dello sconto in fattura, come avviene per il superbonus 110% e gli altri bonus edilizi.
Il bonus ristrutturazioni è disciplinato da determinate norme in merito agli interventi possibili. Inoltre, proprio nel caso in cui il beneficiario voglia cedere il credito di imposta o ottenere lo sconto in fattura, è necessario che i professionisti incaricati al rilascio del visto di conformità verifichino la presenza di tutta la documentazione necessaria ai fini dei visti e delle asseverazioni richiesti dalla normativa.
Gli interventi di manutenzione ordinaria del bonus ristrutturazioni sono quelli previsti dal comma 1, lettera a) dell’articolo 3, del decreto del Presidente della Repubblica numero 380 del 2001. I lavori sono relativi a interventi di riparazione, di rinnovamento e di sostituzione delle finiture degli edifici, oltre ai lavori occorrenti per integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici già esistenti.
Gli interventi di manutenzione ordinaria del bonus ristrutturazioni devono mantenere gli elementi di finitura e gli impianti tramite lavori che abbiano come obiettivo quello della riparazione di quanto già esistente. Esempi di interventi di manutenzione ordinaria sono le sostituzioni integrali o anche parziali dei pavimenti e le inerenti opere di finitura e di conservazione. Fanno parte della manutenzione ordinaria anche la riparazione degli impianti e il rifacimento degli intonaci interni, oltre alla tinteggiatura.
La detrazione fiscale prevista per la manutenzione ordinaria dei lavori rientranti nel bonus ristrutturazione è pari al 50% delle spese sostenute. Il 50% deve essere calcolato sul limite di spesa di 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare per i lavori eseguiti esclusivamente sulle parti comuni degli edifici residenziali.
Gli interventi di manutenzione straordinaria rientranti nel bonus ristrutturazioni sono disciplinati dal comma 1, lettera b), dell’articolo 3, del decreto del Presidente della Repubblica numero 380 del 2021. Si tratta di opere e modifiche occorrenti al rinnovo e alla sostituzione delle parti, anche strutturali, degli edifici. Rientrano nella manutenzione straordinaria anche gli interventi per la realizzazione e per l’integrazione dei servizi igienici e sanitari, tecnologici. Tali interventi sono permessi purché non vadano ad alterare i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari. Le modifiche non devono comportare, inoltre, delle modifiche alla destinazione di uso dell’immobile.
Ai fini della manutenzione straordinaria degli edifici, attraverso gli interventi rientranti nel bonus ristrutturazioni è possibile, ad esempio, la sostituzione degli infissi esterni e dei serramenti; si possono peraltro sostituire le persiane con le serrande o modificare il materiale o la tipologia degli infissi. In manutenzione straordinaria si possono sostituire i tramezzi interni, purché non si alteri la tipologia dell’unità immobiliare.
Sugli interventi di manutenzione straordinaria rientranti nel bonus ristrutturazione è possibile ottenere la detrazione fiscale del 50%. La percentuale va applicata alle spese sostenute sul limite di spesa di 96 mila euro. Il limite è inerente all’unità immobiliare per gli interventi nelle parti comuni degli edifici residenziali oppure sulle singole unità immobiliari residenziali di tutte le categorie catastali, anche rurali, possedute o detenute. Inoltre le detrazioni sugli interventi di manutenzione straordinaria si allargano anche alle relative pertinenze degli immobili.
Gli interventi di restauro e di risanamento conservativo ammessi nel bonus ristrutturazioni sono previsti dal comma 1, lettera c) dell’articolo 3, del decreto del Presidente della Repubblica numero 380 del 2021. Rientrano nel bonus i lavori realizzati al fine di conservare l’immobile e di assicurarne la funzionalità. Gli interventi devono rispettare gli elementi formali, tipologici e strutturali nell’ambito della destinazione d’uso. Sono compresi nel bonus ristrutturazioni anche i lavori di consolidamento, di ripristino e di rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, nonché l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze di uso. Si possono, altresì, eliminare gli elementi estranei all’organismo edilizio.
Con il bonus ristrutturazioni, in ambito di restauro e di risanamento conservativo, si possono effettuare lavori per eliminare e prevenire situazioni di disagio; adeguare le altezze dei solai rispettando i volumi; aprire le finestre per esigenze di aerazione dei locali.
In merito alla detrazione fiscale spettante per gli interventi di restauro e di risanamento conservativo rientranti nel bonus ristrutturazioni, la percentuale è pari al 50%. L’applicazione della detrazione va a fronte delle spese sostenute entro il limite di 96 mila euro per unità immobiliare. Gli interventi devono essere effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali o sulle singole unità immobiliari residenziali. Non vi sono limiti di categorie catastali e delle loro pertinenze. Gli interventi possono essere effettuati anche sugli immobili rurali.
Il bonus ristrutturazioni può essere ottenuto anche per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Si tratta di interventi disciplinati dal comma 1, lettera d), dell’articolo 3, del decreto del Presidente della Repubblica numero 380 del 2021. Tra i lavori ammessi alla ristrutturazione edilizia si annoverano quelli rivolti a trasformare un edificio attraverso un complesso di opere che possono portare a un fabbricato in tutto, o in parte, differente da quello precedente.
Sono ammessi al bonus ristrutturazione gli interventi di ristrutturazione edilizia quali:
La detrazione spettante per gli interventi di ristrutturazioni edilizia ammessi nel bonus ristrutturazioni è pari al 50%. La percentuale va applicata alle spese sostenute. Il limite di spesa è pari a 96 mila euro per unità immobiliare purché:
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