Certificazione Unica 2022: la guida agli adempimenti dei sostituti d’imposta

Certificazione unica 2022

In arrivo la solita scadenza per i sostituti di imposta per il via alla stagione reddituale. Infatti scade il 16 marzo 2022 il termine ultimo per la trasmissione telematica della Certificazione Unica (CU) per i sostituti di imposta. Un adempimento che si ripete annualmente e che serve per tutti i lavoratori dipendenti assunti da questi sostituti di imposta. Le certificazioni uniche di cui parliamo sono quelle relative all’anno di imposta 2021, con tutti i redditi che poi diventeranno utili al Fisco per predisporre i modelli 730 o i modelli Redditi PF nelle loro versioni precompilate che vengono messe a disposizione dei lavoratori nei loro cassetti fiscali.

ravvedimento dichiarazione dei redditi

Scadenza invio telematico delle Certificazioni Uniche

Entro il giorno 16 marzo 2022 tutti i sostituti d’imposta devono trasmettere in via telematica al Fisco le Certificazioni Uniche 2022. Si tratta della documentazione reddituale dei loro dipendenti e relativa all’anno 2021. La novità a cui devono prestare attenzione questi sostituti di imposta è quella del nuovo trattamento integrativo.

Va esclusa la clausola di salvaguardia per gli incapienti, inserita nel Decreto Legge n° 34 del 2020 che è servita per detonare l’emergenza epidemiologica e che adesso viene soppressa. A favorire l’adempimento da parte dei sostituti di imposta, l’Agenzia delle Entrate ha già provveduto per tempo a rendere disponibile agli interessati, la solita guida. Inoltre sempre le Entrate hanno pubblicato istruzioni e modulistica da utilizzare sul loro portale ufficiale già dal 14 gennaio 2022.

Provvedimento n°  11169/2022 dell’Agenzia delle Entrate

È tramite il provvedimento  n°  11169/2022 che le Entrate, lo scorso 14 gennaio ha messo a disposizione degli interessati la struttura volta a permettere loro l’adeguato adempimento. Dal modello alle istruzioni, dalle scadenze alle modalità di trasmissione. Tutto è stato chiarito con questo provvedimento,  comprese le novità introdotte per la nuova stagione reddituale 2022.

Alcune modifiche normative che hanno interessato l’anno di imposta 2021 sono importanti, anche se da punto di vista strutturale, la Certificazione Unica 2022 non si discosta da quella dell’anno fiscale precedente. Perfino le modalità di trasmissione della Certificazione Unica nuova sono identiche alle precedenti.

Come si legge sul provvedimento prima citato, l’Agenzia delle Entrate informa tutti i sostituti di imposta che entro il prossimo 16 marzo devono provvedere alla trasmissione che resta telematica.  La trasmissione urgente di queste CU riguarda solo quelle che includono redditi necessari per la compilazione da parte delle Entrate, dei modelli dichiarativi precompilati. Infatti per le altre CU invece si può adempiere con più calma, perché la scadenza coincide con quella dell’invio del modello 770/2022, che cade il 31 ottobre 2022.

Oltre all’invio in modalità telematica al Fisco, i sostituti di imposta  dovranno consegnarla anche ai loro dipendenti, quelli a cui la CU si riferisce. E sempre entro il 16 marzo 2022.

Invio anche cumulativo in unico flusso

La trasmissione telematica dei sostituti di imposta può avvenire per singolo dipendente o in trasmissione cumulativa. Parliamo di quello che viene definito flusso unico. Una volta provveduto ad effettuare l’invio, l’adempimento può dirsi completato. La prova sarà la ricevuta rilasciata telematicamente dall’Agenzia delle Entrate.

Va ricordato che mentre per le Entrate l’unico canale è il telematico, la consegna delle CU ai dipendenti può avvenire con modalità diverse. Infatti può ancora avvenire in modalità cartacea e diretta all’interessato.  Resta però consigliabile la trasmissione telematica. In questo caso resta in capo al sostituto di imposta la garanzia dell’avvenuta messa a disposizione della CU al dipendente. Occorre fare in modo che il proprio dipendente riesca ad entrare in possesso della CU entro i termini prestabiliti.

Per le CU scartate da parte dell’Agenzia delle Entrate, il sostituto di imposta può intervenire in correzione entro i termini prestabiliti. Questi sono fissati in 5 giorni dopo il rigetto della precedente, a partire dalla data in cui le Entrate motivano lo scarto della stessa.

Certificazione Unica 2022, cosa contiene e quali le novità 2021

I dati relativi ai redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati e ai redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi. Sono questi i dati che da sempre la Certificazione Unica riporta e così sarà anche per queste nuove.

Quelli prima citati sono i dati fissi. Poi ci sono quelli eventuali.  Tipici esempi eventuali pignoramenti presso terzi, locazioni brevi e indennità varie. Dentro la nuova CU c’è anche il cosiddetto trattamento integrativo. Questo, sia per i titolari di reddito di lavoro dipendente che per i titolari di alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

Va ricordato che il trattamento integrativo riguarda i dipendenti le cui detrazioni di imposta spettanti siano inferiori all’imposta lorda. Parliamo del trattamento da 1.200 euro annui per il 2021. In pratica,il noto bonus da 100 euro al mese che spetta per chi non supera i 28.000 euro annui di reddito. Visto che da luglio 2020 è sparito il bonus Renzi da 80 euro, nella CU del 2022 (redditi 2021) rispetto a quella del 2021 (redditi 2020), spariscono le doppie caselle per i due benefit Irpef che nel corso dell’anno di imposta 2020 furono percepiti per 6 mesi cadauno.

Cosa c’è nella Certificazione Unica e quali sanzioni sono previste per chi non adempie

Con la CU i sostituti d’imposta non fanno altro che riportare i seguenti dati:
  • Ammontare complessivo dei redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati corrisposti nell’anno 2021 assoggettati a tassazione ordinaria, a tassazione separata, a ritenuta a titolo d’imposta e ad imposta sostitutiva;
  • Totale dei redditi di lavoro autonomo  comprese eventuali provvigioni, nonché tutti i redditi diversi;
  • Ammontare dei redditi da prestazioni occasionali, prestazioni in commissione, con contratto di agenzia, con contratto di mediazione, con contratti d’appalto, come rappresentante di commercio o come procacciatore d’affari;
  • Ammontare delle somme trattenute a seguito di provvedimenti di pignoramento presso terzi o simili;
  • Ritenute d’acconto operate e detrazioni effettuate.
Non adempire nei termini prestabiliti espone i sostituti di imposta a sanzioni. Per omissioni, errori o ritardi,le multe variano da 100 a 50.000 euro per ciascuna CU. Sanzione che in caso di errore non viene applicata. Questo, se si adempie alla correzione nei 5 giorni successivi alla comunicazione di rigetto delle Entrate, come spiegato prima.
Va considerata anche la sanzione da 250 a 2.000 euro per CU in caso di certificazione non rilasciata al dipendente. Stessa sanzione se consegnata con omissioni o errori al dipendente. Se rilasciata in ritardo invece, la sanzione non si applica se il ritardo non pregiudica per il dipendente, il corretto espletamento dei suoi obblighi dichiarativi.
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Sindacalista, operatore di Caf e Patronato, esperto in materia previdenziale, assistenziale, lavorativa e assicurativa. Da 25 anni nel campo, appassionato di scrittura e collaboratore con diversi siti e organi di informazione.