Il programma Cultura Crea concede contributi a fondo perduto a imprese che operano nel settore artistico culturale
Cultura CREA è il programma di Invitalia che sostiene la nascita e la crescita di imprese no profit e di imprese che operano nel settore turistico e culturale. Attualmente sono ancora disponibili 50 milioni di euro per accedere ai finanziamenti.
Possono beneficiare di Cultura Crea start up, reti di imprese, imprese sociali e imprese già consolidate.
In particolare possono ottenere sostegno, per quanto riguarda gli enti no profit le APS (Associazioni per la Promozione Sociale), ONLUS, organizzazioni di volontariato.
Per quanto riguarda invece i contributi rivolti alla nascita di nuove imprese impegnate nel settore del turismo e della cultura, possono accedere:
Per quanto invece riguarda l’incentivo rivolto allo sviluppo di imprese già esistenti, le stesse devono essere costituite in forma societaria e da oltre 36 mesi.
In entrambi i casi possono ottenere i contributi a fondo perduto o il mutuo agevolato anche le cooperative.
Deve essere sottolineato che per quanto riguarda le reti di imprese, la domanda deve essere presentata da ogni impresa facente parte delle rete e l’istanza deve riguardare il singolo settore di investimento dell’azienda della rete.
Il programma Cultura CREA ha già finanziato oltre 350 imprese ed è rivolto a: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il progetto è promosso dal Ministero della Cultura in attuazione del PON FESR “Cultura e Sviluppo”.
Offre: contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato (tasso di interesse zero). Le misure si diversificano a seconda che siano rivolte a imprese di nuova costituzione o imprese già costituite.
Per le nuove imprese sono finanziabili progetti di investimento del valore massimo di 400.000 euro. Entrambe queste misure sono sul 40% della spesa di investimento sostenuta dall’impresa. L’importo arriva al 45% nel caso in cui l’investimento sia sostenuto da donne e giovani.
Per le imprese già costituite il tetto massimo di spesa è di 500.000 euro. Il contributo a fondo perduto può però arrivare massimo al 20% delle spese di investimento, elevabile al 25% per giovani e donne. Mentre il tasso agevolato allo 0% copre il 60% dell’investimento, percentuale che sale al 65% per donne e giovani.
Deve però essere ricordato che gli investimenti devono riguardare determinate aree tematiche:
Per le imprese del settore No Profit il tetto di spesa è di 400.000 euro, in questo caso però l’aumento gli importi di cui si può beneficiare, nel limiti del regolamento de minimis è possibile ottenere l’80% di contributi a fondo perduto, elevato al 90% nel caso in cui gli enti del terzo settore siano gestiti da donne o giovani o in possesso di rating di legalità.
Per le imprese no profit cambiano anche gli interventi finanziabili. Si tratta di:
Tra i vantaggi di questo contributo vi è la possibilità di ottenere il finanziamento fino al 15% anche per le opere murarie, inoltre si può ottenere un servizio di tutoring di valore fino a 10.000 euro. Si tratta di un modo per aiutare chi vuole fare impresa nel mondo del turismo ad avere successo attraverso un’adeguata preparazione curata da professionisti del settore.
Gli aiuti visti rientrano nel regime degli aiuti de minimis. per saperne di più, leggi: Aiuti de minimis: cosa sono, limiti, ammontare e come ottenerli
Le imprese ammesse al beneficio possono rivolgersi alle banche che hanno stretto accordo con Invitalia, in questo modo e procedure per la gestione dei finanziamenti è facilitata.
La domanda deve essere presentata telematicamente attraverso la piattaforma di Invitalia. Per accedere è necessario avere l’identità digitale (Codice SPID, CIE, CNS), occorre caricare il business plan e compilare il modulo. Le domande sono vagliate entro 60 giorni.
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