Aumenti per i contributi artigiani e commercianti. Novità dalla circolare INPS 22 del 2022
Brutte notizie dall’INPS per commercianti e artigiani: con l’aumento dell’inflazione e la nuova aliquota stabilizzazione dell’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività, avranno un esborso di circa 200 euro in più. Ecco i dettagli sui contributi artigiani e commercianti.
I chiarimenti arrivano con la circolare dell’INPS 22 del 2022 che ha adeguato i minimali e i massimali del reddito all’inflazione (che ha toccato l’1,9%) e ha aggiunto l’aliquota aggiuntiva dello 0,48% per la c.d rottamazione delle licenze, cioè il contributo per la cessazione definitiva dell’attività. L’aliquota aggiuntiva si applica solo ai commercianti. In passato l’aliquota per la rottamazione delle licenze era dello 0.09%. Oggi la nuova aliquota è divisa in due parti: 0,46% al fondo IVS (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti) e 0,02% alla “Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali“.
Riassumendo le aliquote contributive:
Previa domanda, coloro che hanno compiuto 65 anni e che sono già titolari della pensione a carico dell’istituto possono ottenere una riduzione del 50% dei contributi artigiani e commercianti.
La base imponibile per i contributi artigiani e commercianti 2022 è il reddito dell’impresa dichiarato ai fini IRPEF nello stesso anno a cui si riferisce la contribuzione INPS.
Sono però previsti dei minimali e dei massimali.
Il minimale previsto per il 2022 è di 16.243 euro, mentre il massimale è di 80.465 euro per coloro che alla data del 31/ 12 /1995 avevano già versato contributi, mentre è di 105.014 euro per gli altri.
Ora vediamo quanto effettivamente dovranno versare artigiani e commercianti per i contributi INPS.
I contributi artigiani e commercianti ammontano nel minimo a :
Tutte le somme viste comprendono euro 7,44 del contributo maternità.
Per coloro che hanno un reddito di impresa superiore a 48.279,00 euro, per gli importi eccedenti e fino ai massimali prima visti, si applicano aliquote superiori, in particolare:
Per i lavoratori autonomi che hanno aderito al regime forfetario è prevista la riduzione del 35% rispetto alla contribuzione ordinaria INPS.
Per il pagamento dei contributi sul minimale sono previste 4 rate:
I contributi dovuti sulla quota eccedente il minimale (pagamento eventuale) sono dovuti entro i termini di pagamento per le imposte sul reddito dell’anno di riferimento, quindi dichiarazione dei redditi 2023 su redditi 2022.
Gli aumenti sono nell’ordine di circa 133 euro per i commercianti (sul minimale) e 70 euro l’anno per gli artigiani (sempre sul minimale).
Ricordiamo che i mancati pagamenti dei contributi INPS porta all’applicazione di sanzioni, per saperne di più leggi l’articolo: Lavoratore autonomo non versa i contributi INPS: cosa succede?
Per informazioni su come pagare i contributi INPS c’è la guida: Contributi INPS e modello F24: come si possono pagare?
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