Inizialmente si pensava, come dimostrano articoli, guide e spiegazioni dei tecnici, che l’assegno unico universale sarebbe stato una rivoluzione solo per le misure di welfare per le famiglie in relazione ai loro figli.
Infatti l’assegno universale per i figli sotto i 21 anni di età sostituisce detrazioni per i figli a carico, assegni per il nucleo familiare, bonus bebè e via dicendo. Ma sugli Anf occorre fare una precisazione. In base ai dettami normativi dell’Inps, che ieri ha pubblicato la sua circolare n° 34 sul suo portale istituzionale, l’assegno unico universale sui figli, assorbe pure gli assegni familiari sul coniuge a carico. Questo non sempre, perché l’istituto degli Anf resta in vigore e richiedibile, ma se in presenza di figli sotto i 21 anni, niente assegno nemmeno per la moglie casalinga per esempio.
Sembra una anomalia questa, ma è tutto vero, messo nero su bianco dalla nuova circolare dell’Inps. Le due misure, assegno unico ed assegno per il nucleo familiare non possono coesistere, anche se relative a soggetti diversi.
Assegno unico assorbe pure gli Anf sul coniuge a carico, lo conferma l’Inps
In genere tutti i lavoratori lo sanno bene, gli Anf, acronimo di Assegno nucleo familiare, riguardavano coniuge, figli ed altri familiari a carico fiscale. Parliamo di soggetti con redditi entro la soglia di 2.840,51 euro o di 4.000 euro se sotto i 24 anni di età. Questo per coniuge o figli, mentre per gli altri parenti i requisiti e i paletti sono stati sempre diversi e maggiori.
Con l’avvento dell’assegno unico sui figli sotto i 21 anni di età, gli Anf spariscono. Ma non solo quelli dei figli sotto i 21 anni di età. Infatti se nel nucleo familiare sono presenti figli che rientrano nel perimetro dell’assegno unico universale, si perde anche il beneficio degli Anf per il coniuge a carico. Chi pensava di trovare l’assegno per il nucleo familiare in busta paga da marzo, quanto meno per il coniuge, avrà questa sorpresa.
Nessuno credeva che l’assegno universale eliminasse anche gli Anf per il coniuge, ma così è come sottolineato nella circolare da parte dell’Inps.
Quali Assegni al nucleo familiare sopravvivono all’assegno universale
Una autentica doccia fredda quella che si è abbattuta sui lavoratori che da settimane fanno i conti su cosa guadagneranno con l’assegno unico rispetto ai vecchi bonus percepiti. Se dal punto di vista delle detrazioni per coniuge a carico, queste vengono salvaguardate e conviveranno con l’assegno univo (al contrario naturalmente delle detrazioni per i figli a carico), non si salva l’Anf sul coniuge.
Dal primo marzo, cioè da oggi, data di entrata in vigore dell’Assegno Unico, un nucleo familiare con marito lavoratore, moglie casalinga e figlio sotto i 21 anni, non avrà nessun assegno per il nucleo familiare in busta paga.
L’anomalia è che l’assegno unico riguarda i figli e non il coniuge, ma secondo la normativa, anche l’assegno per il coniuge a carico finisce con l’essere assorbito dalla novità.
Con il via all’assegno unico per i figli a carico, gli Anf resteranno fruibili solo da famiglie senza figli che rientrano nella nuova misura. In pratica, famiglie formate solo da coniugi, fratelli, sorelle e nipoti, e sempre in base alle specifiche condizioni.
Abolizione quasi totale degli assegni familiari
Ricapitolando, potranno ancora fare domanda per gli Anf solo i nuclei familiari senza figli minorenni o senza figli disabili a carico a prescindere dalla loro età.
In pratica, l’assegno per il nucleo familiare di coniuge o di altre persone a carico, può essere richiesto ad una condizione. Solo se non ci sono figli nel perimetro dell’assegno unico. E va ricordato che tale assegno è erogato sui figli fino a 21 anni di età non compiuti, o senza limiti di età se figli disabili. Un lavoratore quindi, perderà il diritto agli Anf per il coniuge e non solo a quello sui figli. Potrà semmai tornare a percepire l’assegno per il nucleo familiare sono in un caso. Solo presentando domanda per il coniuge a carico, quando i figli escono fuori dal perimetro dell’assegno unico.Nello specifico, se questi figli superano i 20 anni di età per esempio. Ma anche se per qualsiasi altra ragione la domanda di assegno unico viene respinta.
In definitiva, si salvano gli Anf solo per i nuclei familiari composti unicamente dai coniugi, dai fratelli, dalle sorelle e dai nipoti, sempre a determinate condizioni. In alternativa possono chiedere gli Anf i nuclei familiari per i quali viene meno il diritto all’assegno unico. Per questi nuclei familiari, tornerà possibile richiedere gli assegni al nucleo familiare alle condizioni prima citate. E quindi, per i soggetti diversi dal figlio, quali il coniuge, le sorelle, i fratelli o i nipoti per i quali ricorre il diritto alla prestazione.