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Detrazioni spese sanitarie: cosa succede se l’Irpef dovuta è incapiente?

Le spese sanitarie rappresentano per le famiglie un esborso piuttosto importante. Proprio per questo la legge ha stabilito la possibilità di portare le stesse in detrazione e in alcuni casi, cioè quando affrontate in favore di persone disabili, si può ottenere la deduzione, cioè la sottrazione delle spese dalla base imponibile. Cosa succede però se la quota Irpef non copre tutte le detrazioni a cui si avrebbe diritto? Questa la domanda a cui si cercherà di rispondere.

Irpef incapiente rispetto alle detrazioni spettanti per spese sanitarie

Facciamo il caso di una famiglia che abbia in un anno particolari costi relativi a spese mediche, ad esempio ha più figli e gli stessi devono applicare l’apparecchio ortodontico, questo potrebbe rappresentare una spesa importante. Ipotizziamo che un membro della stessa famiglia  debba portare le lenti a contatto, anche questa spesa può essere portata in detrazione. L’ammontare totale delle spese è molto alto, ma in effetti l’Irpef dovuta è più bassa. In questo caso cosa succede? La normativa parla chiaro: le detrazioni a cui si avrebbe diritto sono perse.

Ricordiamo che la detrazione viene applicata dopo aver calcolato l’imposta dovuta e ad essa si sottrae l’ammontare delle detrazioni maturale ( le stesse non sono solo quelle riconosciute per le spese mediche e sanitarie, ma anche quelle per le eventuali ristrutturazioni, spese per assicurazioni, fondi pensione…), proprio per questo motivo l’Irpef dovuta potrebbe essere incapiente.

Ricordiamo anche che la detrazione è pari al 19% della spesa sanitaria sostenuta, con franchigia di 129,11 euro. Solo in alcuni casi è possibile portare in detrazione la spesa al 100%

Come l’Agenzia delle Entrate ha precisato nelle sue guide: “Le detrazioni possono essere fruite solo se le spese restano effettivamente a carico di chi le ha sostenute e nel limite dell’imposta lorda annua. L’eventuale eccedenza non può essere chiesta a rimborso né utilizzata nel periodo d’imposta successivo .

Detrazione per spese mediche e sanitarie sostenute da familiari non a carico.

In alcuni casi è possibile portare in detrazione anche le spese sostenute per persone che non sono fiscalmente a carico, sebbene in questo caso è presente un ulteriore limite, cioè 6.197,48 euro. Ricordiamo che non sono fiscalmente a carico i soggetti che nell’arco di un anno percepiscono redditi superiori a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibil, tale limite sale a 4.000 euro per i figli di età non superiore a 24 anni.

In questo caso la spesa può essere portata in detrazione solo per la parte di spesa che non ha avuto capienza nell’Irpef del soggetto affetto dalla patologia. Se il contribuente non fiscalmente a carico e affetto da patologia non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, la detrazione può essere fruita per intero dal familiare che ha sostenuto le spese mediche. Per poter ottenere la detrazione è necessario presentare anche l’autocertificazione della persona affetta dalla patologia che attesta di non essere tenuta a presentare la dichiarazione dei redditi.

Rateizzazione delle detrazioni Irpef

Vi è, infine, un unico caso in cui è possibile usufruire della rateizzazione degli importi  in caso di Irpef incapiente dell’anno di riferimento in cui le spese sono state sostenute. Se l’ammontare complessivo delle spese sanitarie e mediche per l’anno di riferimento è superiore a 15.493,71 euro, al lordo della franchigia di 129,11 euro si può ottenere la ripartizione delle detrazioni in 4 quote annuali di pari importo. L’opzione deve essere esercitata la momento della presentazione della dichiarazione ed è irrevocabile.

Riepiloghiamo quanto detto fin qui su Detrazioni e deduzioni Irpef

Deduzioni per spese mediche e sanitarie: quali sono e quando si possono ottenere

Detrazioni per spese mediche: quali sono e casi particolari

Assegno Unico e detrazioni per spese mediche e sanitarie sono compatibili?

Detrazioni spese assicurazione: quali polizze danno vantaggi fiscali?

 

 

Nadia Pascale

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