Stiamo entrando in pieno della stagione reddituale 2022. Si dovranno dichiarare i redditi del 2021. Infatti l’anno di imposta che sarà oggetto delle dichiarazioni dei redditi 2022 è proprio il 2021. Se da un lato occorre indicare i redditi prodotti nel 2021, dall’altro occorrerà riportare le detrazioni relative sempre all’anno di imposta 2021. I redditi sono la voce passiva della dichiarazione, perché segnano la base imponibile su cui si calcola l’imposta. Quest’ultima poi è scontata dalle detrazioni, tra cui come dicevamo, quelle sanitarie.
I contribuenti possono portare in detrazione dall’imposta dovuta il 19% delle spese sanitarie che sono state sostenute nel corso dell’anno 2021. Ma quali sono queste spese che è possibile portare in detrazione dalle tasse?
Come per lo scorso anno, anche nel 2022 per poter essere scaricate molte delle spese sostenute nel 2021, occorre che il pagamento relativo sia stato effettuato con strumenti tracciabili. La stragrande maggioranza degli oneri detraibili, che danno diritto al 19% di sconto Irpef, non deve essere stato pagato in contanti. Per le spese sanitarie invece no. Infatti per molte di esse è ancora possibile utilizzare il contante.
Entrano nel novero delle spese sanitarie detraibili, tutte le spese mediche di qualunque tipo, da quelle specialistiche a quelle chirurgiche, dalle analisi di laboratorio agli scontrini della farmacia per l’acquisto di farmaci da banco. La somma di tutte queste spese, per la parte eccedente la franchigia di 129,11 euro, possono dare diritto ad un ristoro del 19%. Un credito di imposta che serve appunto per ridurre l’Irpef dovuta.
Per le spese sanitarie quindi, vige la franchigia di 129,11 euro. Non è così per le spese sanitarie relative all’acquisto di prodotti e strumenti destinati a persone con problemi di handicap. Parliamo di strumenti informatici, dispositivi medici, mezzi di locomozione o di superamento delle barriere architettoniche. Non c’è franchigia per questo genere di spese.
Van ricordato che per spese che cumulate arrivano oltre i 15.493,71 euro, può essere utilizzata la ripartizione. Infatti è ammessa la ripartizione in 4 quote annuali di pari importo. Per esempio, se tra ausili per disabili e visite specialistiche si superano i 20.000 euro, si può utilizzare la detrazione del 19% su 5.000 euro per 4 dichiarazioni dei redditi consecutive.
Naturalmente le spese sostenute per essere detratte devono essere accuratamente documentate. Per quelle che devono essere pagate con strumenti tracciabili, vanno bene le ricevute dei Pos, la ricevuta del bonifico e così via. Per quelle che possono essere pagate per contanti, basta lo scontrino, purché sia parlante, cioè purché riporti sopra il codice fiscale del dichiarante o di un suo familiare a carico.
Ecco una rapida sintesi di tutte le spese mediche che è possibile scaricare dal reddito:
Un capitolo a parte si deve utilizzare per le spese relative all’acquisto di veicoli da destinare ai disabili. In questo caso, anche se il disabile è a carico del dichiarante. Parliamo delle spese per l’acquisto di:
Rientrano nella detrazione al 19% anche le spese per gli adattamenti dei veicoli, all’utilizzo del disabile o al suo trasporto. Parliamo di:
Va ricordato che le spese detraibili riguardano determinato portatori di handicap. Sono considerati tali
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