Taglio delle accise sulla birra e istruzioni per chiedere il rimborso

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 marzo 2022 il Decreto del 21 marzo 2022 inerente il taglio delle accise sulla birra per i microbirrifici. Ecco cosa cambia per chi produce birra in Italia.

Cosa sono le accise sulla birra? Come si calcolano?

Le accise sono delle imposte applicate su determinati prodotti, siamo soliti parlare delle accise sui carburanti, ma in realtà queste sono applicate anche su altri prodotti, sopratuttto sugli alcolici. In questo caso ci occupiamo di quelle sulla birra.

In base al Decreto Ministeriale del 4 giugno 2019 le accise sulla birra sono così calcolate: 2,99 euro per ettolitro moltiplicato per Grado Plato. Il Grado Plato dipende dalla tipologia di birra. Si tratta di un’unità di misura tipica della birra, misura la densità della soluzione liquida. Ad esempio per una birra chiara è in media 12°plato. Solitamente si ottiene il grado plato moltiplicando per 3 il grado alcolico della birra. Calcolando 2,99 euro per 12 il risultato è 35,88 euro, questo implica che i microbirrifici che producono birra chiara per ogni ettolitro dovranno versare alle casse dello Stato 35,88 euro.

Come funziona il taglio delle accise sulla birra?

Vediamo ora cosa succede con il taglio delle accise sulla birra. Le accise si pagano sulla quantità di birra che si ritiene di immettere in commercio nell’anno, quindi è probabile che molti debbano chiedere il rimborso delle somme già versate:

  • Per i birrifici con regolare licenza che immettono in commercio una produzione superiore a 10.000 ettolitri e inferiore a 30.000 ettolitri la riduzione dell’aliquota è del 30%;
  • Per i birrifici che immettono in commercio una produzione compresa tra 30.000 ettolitri e 60.000 ettolitri la riduzione dell’aliquota è del 20%.

Come procedere per ottenere la riduzione dell’aliquota per le accise sulla birra?

Il decreto specifica che la fabbrica, entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto, deve comunicare con l’uso della PEC alla Ufficio delle Dogane competente in relazione all’ubicazione del deposito fiscale, il volume stimato di birra che ritiene di produrre nel 2022 ( per ottenere la riduzione deve essere comunque superiore a 10.000 ettolitri) e gli estremi della licenza. Alla PEC deve essere allegata un’autocertificazione inerente il volume di birra prodotto nel 2021, la stessa viene rilasciata ai sensi del DPR 445 del 2000 e quindi con la consapevolezza delle conseguenze nel caso di false dichiarazioni. Deve quindi essere indicata l’accisa versata e l’aliquota applicata.

Per chiedere il rimborso su somme già erogate, il microbirrificio ha a disposizione 90 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. La procedura è uguale a quella vista in precedenza, quindi deve indicare la quantità di birra già immessa in commercio e le imposte già versate,

Il rimborso si può ottenere sulla maggiore accisa versata a far data dal 1° gennaio 2022 fino alla data di effettiva applicazione delle nuove aliquote. La fabbrica può richiedere un accredito oppure può avvalersi delle somme come credito di imposta sui successivi versamenti di accisa dovuta.

Nadia Pascale

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