Detrazioni fiscali in edilizia, tutte le proroghe dell’Agenzia delle entrate

Detrazioni fiscali in edilizia l’Agenzia delle entrate ha emesso la circolare che contiene tutte le proroghe della legge di bilancio 2022.

Detrazioni fiscali in edilizia, la circolare dell’Agenzia delle entrate

La circolare n.9/E dell’Agenzia delle entrate, del primo aprile 2022 contiene tutte le modifiche e proroghe introdotte dalla legge di bilancio 2022. Tra le varie proroghe c’è quella dell’esenzione ai fini IRPEF dei redditi agrari e dominicali. 

In particolare, l’articolo 1, comma 25, della legge di bilancio 2022 estende all’anno d’imposta 2022 la previsione per la quale non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’IRPEF i redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali.

Detrazioni fiscali in edilizia, il caso dell’ecobonus

In relazione all’ecobonus l’Agenzia delle Entrate dispone la proroga fino al 31 dicembre 2024. La detrazione del 65% per le spese sostenute per gli interventi inerenti a:

  • riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione;
  • realizzazione di interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali;
  • finestre comprensivi di infissi;
  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali per la copertura del fabbisogno di acqua calda di piscina, strutture sportive, case di cura e riposto, istituti scolastici ed universitari;
  • sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria;
  • le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, nonché per l’acquisto e la posa in opera di microcogeneratori in sostituzione di impianti esistenti.

Proroga anche gli interventi nelle parti comuni

La stessa proroga si applica anche alle detrazioni nelle misure del 70% e 75% per le spese sostenute per gli interventi effettuati sulle parti comuni. Inoltre si precisa che la predetta agevolazione è ridotta del 50% per le spese sostenute dal primo gennaio 2018 relative ad interventi di:

  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
  • acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienze almeno patr alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato UE n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013;

Mentre la detrazione è del 65% se oltre a quanto detto è contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione 2014/C 207/02 della Commissione, o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, o per le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Prorogato anche il bonus verde e bonus facciate

Prorogato fino al 2024 anche il bonus verde. Si tratta di un detrazione IRPEF del 36%, sulle spese sostenute nel 2020 e 2021 per alcuni tipi di interventi. Tra questi rientrano:

  • realizzazione di copertura a verde e di giardini pensili;
  • grandi potature;
  • sistemazione a verde di aree scoperte privati di edifici esistenti. Ma anche che unità immobiliari, recinzioni e pertinenze, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi.

Rientra anche la messa a dimora di piante, arbusti e alberi in giardino e terrazzo. Ma anche la stesura di manti erbosi, prati, coperture a verde come pensiline e pergolati.

Anche il bonus facciate è richiedibile fino al 31 dicembre 2022. Ma si ricorda che la percentuale di rimborso è scesa dal 90 al 60%. Rientrano nel bonus le spese documentate e sostenute nell’anno 2022 per gli interventi di pulitura, tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauto della facciata esterna degli edifici ubicati in zona A o B ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444.

Detrazioni fiscali in edilizia: Bonus mobili e sismabonus

Prorogati fino al 2024 al bonus mobili ed il sismabonus. Per il bonus mobili si tratta di una detrazione del valore pari al 50% delle spese sostenute, indipendentemente dall’importo del valore complessivo per i lavori di recupero del patrimonio edilizio. Tuttavia la detrazione si calcola su un importo massimo di 10 mila euro per l’anno 2022 e di 5 mila euro per gli anni 2023 e 2024. Inoltre la detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritti in 10 quote annuali di pari importo.

Mentre il sismabonus riguarda i seguenti interventi:

  • miglioramenti delle prestazioni sismiche per gli immobili che sono situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3;
  • interventi per le singole unità abitative purché si migliori una classe di rischio sismico o di due classi nelle zone 1, 2 e 3;
  • parti comuni di un edificio con il miglioramento di una o di due classi di rischio sismico nelle zone 1, 2 e 3.

In ogni prima di avventurarsi e richiedere il bonus scelto è sempre opportuno verificare di avere i requisiti necessari, altrimenti si rischia di fare un buco nell’acqua e magari di trovarsi a sostenere spese non previste. Il consiglio, sopratutto per i bonus più corposi è di farsi assistere da personale competente.

Francesca Cavaleri

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