Tre funzioni permettono ai contribuenti che richiedono l’assegno unico per i figli di poter gestire le procedure sul sito dell’Inps relative alla trasmissione della domanda. Si tratta delle funzioni di:
L’aggiornamento della procedura via web per la trasmissione delle domande riguarda la misura introdotta dal decreto legislativo numero 230 del 29 dicembre 2021 in base al quale le famiglie ricevono l’assegno unico per i figli a carico.
Per modificare la domanda presentata telematicamente sul sito dell’Inps dell’assegno unico per i figli, è necessario accedere alla sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”. All’interno della sezione è presente il tasto “Modifica“, mediante il quale è possibile cambiare determinati valori relativi alle schede dei figli rispetto ai dati che sono stati già riportati.
Nel dettaglio, i campi che si possono modificare dalla sezione “Modifica” della domanda per l’assegno per i figli presentata, riguardano:
Ulteriori modifiche che si possono effettuare rispetto alla domanda dell’assegno unico peri figli già presentata riguardano:
I cambiamenti apportati alla domanda di assegno unico per i figli hanno effetto dal momento nel quale sono state inseriti. Dunque, le modifiche non generano degli arretrati a conguaglio. Fa eccezione la variazione per la presenza in famiglia di figli in condizione di disabilità. Si ha diritto al conguaglio, e dunque agli arretrati, se la condizione di disabilità era preesistente alla modifica della domanda stessa.
In questo caso, il sistema richiede la data a partire dalla quale decorre la disabilità. Peraltro, la condizione di disabilità deve risultare anche dall’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) del nucleo familiare. Nel caso la condizione di disabilità non fosse presente nell’Isee, è necessario richiedere la rettifica del quadro specifico della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu). Tale rettifica è possibile farla presso un intermediario abilitato, ad esempio il Caf, che ha già provveduto a inviare la stessa Dsu. L’operazione consente di correggere la Dsu senza doverne presentare una nuova.
Tra le funzionalità che si possono utilizzare sul portale dell’Inps nella sezione dell’assegno unico per i figli, c’è la possibilità di visualizzare l’estratto conto. Ovvero lo stato dei pagamenti dell’indennità. Per la visualizzazione è necessario accedere alla sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato” ed entrare nella parte denominata “Pagamenti”. In questa sezione si può consultare la lista dei pagamenti già disposti. La suddivisione dei pagamenti è mensile, con l’indicazione della modalità di pagamento usata.
Nella sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato” è possibile visualizzare utilizzare un campo chiamato “Evidenze“. Il campo permette a chi ha inserito la pratica dell’assegno unico per i figli di poter prendere visione di eventuali anomalie, criticità e incompletezze emerse nella fase di invio della domanda. Si tratta, dunque, di motivazioni che non consentono alla domanda di risultare completata. Se le incompletezze sono più di 2, l’elenco può essere visualizzato mediante l’accesso al dettaglio della pratica. Si deve cliccare, in questo caso, il pulsante a destra degli estremi identificativi della pratica e poi selezionare il tab “Evidenze”.
In questa situazione si può procedere solo con l’intervento del soggetto che ha provveduto a inviare la domanda dell’assegno unico per i figli. Infatti, solo in questo caso l’istanza può essere sbloccata. Può, ad esempio, essere richiesto dal sistema un supplemento di documenti per l’accertamento della sussistenza di uno specifico requisito. Ad esempio, può essere richiesta eventuale documentazione relativa ai requisiti di studio dei figli, o per la partecipazione a tirocini. Nella scheda dei figli sono presenti anche i provvedimenti di accettazione o di reiezioni, con le relative motivazioni.
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