Controlli fiscali incrociati: ultimi adempimenti prima del decreto

controlli fiscali

La legge di bilancio 2022 pone tra gli obiettivi un elevato contrasto all’evasione fiscale, si tratta anche di uno degli obiettivi imposti dall’Unione Europea per dare seguito al pagamento delle varie tranche di aiuti all’Italia previste nel PNRR. Il 26 maggio 2022 il Consiglio del Ministri ha provveduto all’approvazione dello schema di decreto messo a punto dal MEF. Lo stesso è stato inviato al Garante per la Privacy al fine di valutare il possibile impatto sulle norme sulla privacy e ricevere eventuali solleciti. Oggetto dello schema di decreto sono i controlli fiscali incrociati dei dati dei contribuenti.

Controllo dei dati e pseudoanomizzazione: ecco cosa ha chiesto il Garante

In realtà questa è la seconda versione dello schema inviata al Garante, la prima era stata notificata nel mese di gennaio. Molto probabilmente sono stati già adottati i rilievi esposti dal Garante della Privacy circa la pseudo-anomizzazione dei dati che dovrà avvenire, vista l’elevata mole di documenti e dati che saranno presi in considerazione, con tecniche efficienti.  Secondo i rilievi del Garante particolare tutela dovrà essere espressa nei confronti dei contribuenti che dall’incrocio dei dati risultano non a rischio evasione.

Quando entrano in vigore le nuove norme sui controlli fiscali?

In base agli impegni presi, il decreto dovrà essere pronto entro il 30 giugno 2022, quindi a breve. Da questo momento ci sarà un controllo automatizzato e quindi veloce e contemporaneo di tutti i dati dei contribuenti.

Secondo i rilievi già espressi in passato  dal Garante, particolare attenzione dovrà essere posta anche al rischio di errata rappresentazione della capacità contributiva dei soggetti.

Il decreto entrerà in modo abbastanza impetuoso nella vita degli italiani, infatti questo prevede, pur tutelando la privacy dei cittadini, un incrocio massivo sui dati dei contribuenti.

I dati da analizzare saranno quelli relativi a entrate, uscite, spese, risparmi, conto corrente, conti deposito, investimenti, patrimonio. Insomma un’analisi dettagliata delle abitudini di spesa (ad esempio una persona che non utilizza mai i soldi presenti sul conto corrente probabilmente ha entrate non dichiarate e su questo contribuente potranno concentrarsi i controlli) e di risparmio degli italiani dai quali dovrebbero emergere informazioni sull’evasione fiscale.

Tali controlli non sono una novità, ma in passato non venivano svolti in modo automatizzato e quindi massivo, ma attraverso controlli a campione e spesso su denuncia o quando le anomalie emergevano da altri controlli o attività svolte dalla Guardia di Finanza. Ora invece ci sarà una sorta di Grande Fratello al fianco di ogni italiano.

Lotta all’evasione fiscale

I controlli fiscali affiancano l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica a tutte le imprese e a tutti i professionisti, infatti dal 1° luglio la fatturazione elettronica sarà in vigore per i forfettari con ricavi e compensi superiori a 25.000 euro, dal 1° gennaio 2024, tutti i forfettari dovranno adeguarsi. Anche in questo caso l’obiettivo è contrastare l’evasione fiscale. Infine, dal 30 giugno 2022, in anticipo sulla data inizialmente prevista, saranno applicate le sanzioni a coloro che non accettano pagamenti con il Pos.

Ricordiamo che è ancora possibile avvalersi del Bonus Pos. Questo permette non solo di ricevere la detrazione fiscale per le spese sostenute per l’adeguamento, ma anche per le commissioni applicate dalle banche alle varie transazioni. Le detrazioni potranno essere sfruttate con tutti i pagamenti attraverso il modello F24.

Ulteriori obiettivi del mese di giugno 2022

Tra gli obiettivi che devono essere realizzati e indicati nel documento sugli obiettivi di giugno 2022 vi è anche la riorganizzazione della medicina territoriale. Si prevede il rafforzamento dei servizi con almeno 1.350 case di comunità; 400 ospedali di comunità, 600 centrali operative territoriali. Entro il 2026 queste strutture dovranno essere interconnesse tecnologicamente attrezzate, completamente operative e funzionanti.

Tra gli impegni per giugno 2022 ci sono l’approvazione della riforma delle norme sugli appalti pubblici, trasformazione digitale  e transizione ecologica