Ipoteca e pignoramenti e cosa succede dopo aver pagato i debiti anche se in misura ridotta

cancellazione ipoteca

Avere debiti di qualsiasi natura espone Il debitore a quelle che vengono definite procedure di esecuzione forzata. Fermo amministrativo, ganasce fiscali, ipoteca, confisca e pignoramenti sono all’ordine del giorno per gli indebitati. Tutto scaturisce da un debito che può essere nei confronti di un privato o di una pubblica amministrazione. Ma cosa accade nel momento in cui Il debitore paga? La domanda è comune a molti anche perché, così come sono imposti i comportamenti al debitore, lo sono anche al del creditore. Infatti esistono conseguenze anche per il creditore che non cancella il pignoramento o la relativa ipoteca. Essere assoggettati a pignoramento o ipoteca soprattutto se riguarda una casa è una spiacevole situazione.

Quando cancellare ipoteca i pignoramenti

ipoteca e pignoramento

La legge però consente in alcuni casi di mettersi d’accordo per eliminare i vincoli su bene ipotecato o pignorato. Nulla ostacola debitore e creditore dal mettersi d’accordo per eliminare uno o tutti i vincoli imposti dalle procedure esecutive. Naturalmente tutto parte dal pagamento del debito da parte del debitore. Anche in questo caso nulla vieta alle parti di accordarsi per un pagamento in misura ridotta. Un tipico esempio è il pagamento con tanto di saldo e stralcio. In questo caso dopo il pagamento, anche se parziale, il creditore dovrebbe eliminare tempestivamente pignoramenti ed ipoteche. Proprio tempi utilizzati dal creditore per eliminare i vincoli sulla casa dell’indebitato sono oggetto di un’analisi da approfondire. Infatti capita sovente che anche dopo aver pagato un debito il creditore non adempia alla cancellazione di ipoteche e richieste di pignoramento che continuano così ad essere esecutivi.

Cosa succede dopo aver pagato i debiti

Il fatto è che il debitore spesso anche pagando si ritrova con ipoteca e pignoramento ancora imposti sulla propria abitazione. Effettivamente non tutti i creditori anche una volta ricevuto il pagamento provvedono in maniera solerte ad eliminare i vincoli sui beni assoggettati a queste procedure di esecuzione forzata. Va ricordato che il pignoramento e l’ipoteca sono le misure più utilizzate in materia. Per questo si tratta di un argomento che interessa molti.

Tempi tecnici per eliminare l’ipoteca immobiliare

Ma entro quanto tempo bisogna eliminare pignoramenti e ipoteche su una casa? Su questo argomento spesso sono tribunali e giudici ad essere intervenuti per districare controversie e contenziosi. A meno che non si cerchino intese alternative. Obiettivamente in questo caso si parla di accordo per chiudere un pignoramento immobiliare. Si tratta dell’intesa tra creditore debitore che di comune accordo decidono di chiudere la controversia. In pratica le parti si accordano affinché da una parte venga saldato il debito mentre dall’altra si rinunci ogni altra procedura di esecuzione forzata come lo è il pignoramento.

Le procedure giudiziarie in materia di ipoteca e pignoramenti

Detto questo va sottolineato il fatto che spesso sono i tribunali a sancire in materia. Ed essendo una procedura giudiziaria per togliere il pignoramento da un bene immobile di un debitore serve che il creditore avvii una procedura assai particolare. Infatti occorre innanzitutto che sia il legale del creditore, cioè il legale che ha provveduto a difendere il creditore In sede giudiziaria a depositare presso la cancelleria del Tribunale la revoca del provvedimento di pignoramento. In pratica Il debitore solo così rinuncerà alle procedure a suo tempo avviate.

La cancellazione dell’ipoteca deve avvenire quindi, davanti alla conservatoria dei registri immobiliari. Entra in campo anche l’Agenzia delle Entrate. L’unica differenza di procedura si ha nel momento in cui l’ipoteca è iscritta in collegamento ad un mutuo ipotecario su una casa e quindi parte da un provvedimento avviato da una banca o un altro istituto di credito.

Tutti i dubbi sulle procedure di esecuzione forzata

Per fugare qualsiasi dubbio va ribadito il fatto che pignoramento ipoteca sono due provvedimenti di natura diversa. È molto cambia anche in materia di cancellazione di questi provvedimenti. Infatti eliminare l’ipoteca su una casa non è gratis, anzi, espone chi deve adempiere anche a dei costi. Per contro il pignoramento è completamente gratuito. Appare evidente quindi che eliminare l’ipoteca da una casa grava sul creditore che deve sostenere queste spese. Anche in questo caso nell’accordo riguardo al pagamento del debito da cui scaturiscono questi provvedimenti può rientrare anche il costo della cancellazione.

La scadenza dei 20 anni per le ipoteche, ecco la guida

Se l’ipoteca e volontaria cioè messa in campo da chi prova ad accendere un mutuo la procedura è più rapida. Infatti parliamo di una ipoteca inserita a garanzia del prestito. In questo caso il pagamento dell’ultima rata del prestito cancella l’ipoteca. In questo caso non esistono procedure o adempimenti ma tutto è automatizzato. Diverso il caso dell’ipoteca imposta in caso di inadempienza nei pagamenti.

L’ipoteca iscritta a garanzia del credito di un privato, come quella giudiziale o legale, come si legge sulla Legge per tutti, costringe, per la sua cancellazione, alla richiesta presso  la Conservatoria dei registri immobiliari. La procedura prevede che venga effettuata tramite un notaio o un avvocato.

La legge non impone alcun termine per la cancellazione dell’ipoteca dei pignoramento. In genere però si dovrebbe operare in pochi giorni. Ma la procedura anche se non è propriamente snella e semplificato dal fatto che telematica.

Pochi adempimenti se scade il termine di validità

Va detto che l’ipoteca in genere è valida per 20 anni dopodiché scade. L’unica condizione per proseguire oltre i 20 anni e il rinnovo dell’ ipoteca. La scadenza ventennale è assai importante perché nei casi in cui il debito provenga da molti anni prima trovarsi prossimi ai 20 anni può evitare l’avvio della procedura. Un vantaggio dal momento che si evitano i costi che la procedura stessa come già detto prevede.

Il principio cardine è che il creditore una volta soddisfatto, cioè una volta che ha ricevuto il pagamento del debito anche se parziale, deve rinunciare al pignoramento dell’immobile. In questo caso Il debitore tutelato perché non deve sollecitare alcunché.

Informazioni su B. A. 335 Articoli
Sindacalista, operatore di Caf e Patronato, esperto in materia previdenziale, assistenziale, lavorativa e assicurativa. Da 25 anni nel campo, appassionato di scrittura e collaboratore con diversi siti e organi di informazione.