Con la circolare 21/E l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che entrerà in funzione nel corso del 2022 Ve.R.A, il nuovo software dell’Agenzia per scovare gli evasori fiscali.
Il contrasto all’evasione fiscale è una delle priorità dell’Italia e questo non solo perché ormai si è arrivati a livelli particolarmente elevati che fanno ricadere la tenuta del sistema su una piccola porzione di contribuenti, ma anche perché è l’Unione Europea a chiederlo con il rischio di perdere i fondi del PNRR che sono sbloccati in modo cadenzato e in relazione al rispetto degli obblighi assunti dall’Italia.
Possiamo però anche sottolineare che in realtà l’uso del software Ve.R.A. può essere considerato il passo finale nel contrasto all’evasione, una sorta di consuntivo finale, infatti sono molte le azioni intraprese, tra cui:
Ve.R.A. è acronimo di verifica dei rapporti finanziari, si tratta di un software in grado di analizzare in poco tempo numerosi dati. Almeno inizialmente saranno a sua disposizione l’Archivio dei Rapporti finanziari, formato dai dati resi disponibili dagli operatori finanziari, e gli archivi dell’Anagrafe Tributaria. L’obiettivo è evidenziare posizioni ad elevato rischio di evasione fiscale. Ricordiamo che il decreto Salva Italia del 2011 ha previsto l’obbligo per gli operatori finanziari di trasmettere tramite l’infrastruttura SID le informazioni sui saldi dei vari rapporti attivi e sulle movimentazioni. I dati devono essere trasmessi seguendo i criteri e le guide del Garante Privacy.
Per ciascuna posizione ritenuta a rischio saranno disponibili dei feedback. Su queste posizioni definite a rischio saranno poi concentrate le attività di controllo di ciascuna Direzione regionale e provinciale dell’Agenzia. Naturalmente vi è sempre stretta collaborazione tra Agenzia e Guardia di Finanza. La circolare sottolinea che sarà compito discrezionale delle Direzioni scegliere su quali contribuenti effettivamente praticare i controlli. Indica però dei criteri da usare, infatti devono essere tenute in considerazione congruità dell’operazione e sostenibilità anche economica. Le indagini hanno dei costi, questo implica che l’Agenzia vuole che gli uffici si concentrino su operazioni che possano avere un vantaggio economico maggiore rispetto ai costi che l’Agenzia stessa deve sostenere. In ogni caso deve essere preferito un approccio volto alla collaborazione, tax compliance e semplificazione dei rapporti con il contribuente.
Deve essere sottolineato che nella stessa circolare 21/E l’Agenzia ribadisce la necessità di tralasciare attività ulteriori di controllo su errori formali o comunque su piccole difformità la cui persecuzione non risponde neanche a criteri di logicità. Inoltre esorta i vari uffici a studiare il pregresso del contenzioso tributario al fine di evitare la proposizione di ricorsi dello stesso tenore di quelli che hanno già visto l’amministrazione finanziaria soccombente.
Le estetiste sono diventate illegali, equiparate agli spacciatori. Da oggi in poi guai anche a…
Le pensioni del defunto ex premier tornano in auge: scopri tutto quello che ti spetta…
Veramente si parla di coprifuoco estivo 2025 dalle 21? Facciamo chiarezza in merito. L'estate è…
Una brutta notizia per milioni di consumatori: il marchio di supermercati più conosciuto nel nostro…
L'educazione alimentare è un percorso di inesauribile apprendimento. È fondamentale in tal senso utilizzare correttamente…
Luce e gas non sono mai stati così tanto amici e alleati del bilancio familiare.…