Quando si circola in auto in Italia è obbligatorio avere la copertura assicurativa minima prestabilita. Infatti le auto, così come tutti gli altri veicoli, dal furgone al ciclomotore, devono essere assicurati con la polizza RC Auto. La polizza in questione però copre soltanto i danni che un automobilista causa ad altre persone o ad altre cose. Nessun danno proprio è coperto se l’unica polizza che è stata aperta e la RC (Responsabilità Civile).
Ciò non vuol dire che un determinato automobilista, conscio dei rischi che si possono correre, ed in base alle proprie necessità, non possa però acquistare altre coperture. Infatti a corollario della polizza RC Auto obbligatoria ci sono tante altre garanzie, alcune delle quali poco conosciute, ma molte assai utilizzate e frequenti. Ognuno di esse può essere determinante per la sicurezza dell’automobilista. Oggi parliamo di una delle polizze e delle garanzie più diffuse, cioè della furto e incendio. Una polizza che copre eventi particolari e su cui bisogna approfondire bene la normativa.
La garanzia più utilizzata, soprattutto da chi ha auto di valore o nuove, è la polizza furto e incendio. Spesso collegato alla polizza RC Auto, la polizza furto incendio è fondamentale nel momento in cui si subisce un evento come quelli da cui deriva il nome della polizza. Coperto dalle assicurazioni e da questo genere di garanzia appunto è il furto del veicolo o l’incendio dello stesso. Capita spesso però che anche se facoltativa una automobilista è costretto suo malgrado ad avviare la polizza furto e incendio e quindi a spendere soldi in più per assicurare il veicolo.
La tipica situazione in cui una polizza facoltativa come la furto e incendio diventa obbligatoria è quella relativa all’acquisto di un’auto a rate. Comperare un veicolo a rate, e quindi con soldi in prestito, spesso rende la polizza furto e incendio assolutamente obbligatoria. Non tanto per le leggi o per le normative vigenti, ma per ottenere il finanziamento dall’intermediario del credito utilizzato per l’operazione. In questo caso la banca o la finanziaria a cui ci si rivolge per ottenere i soldi per acquistare l’auto, pretenderà la polizza furto incendio a garanzia del finanziamento. e lo stesso accade se il finanziamento è interno alla concessionaria di auto presso cui si acquista il veicolo.
Col la polizza furto e incendio il contraente potrà inserire il valore assicurato, cioè il valore del mezzo su cui la polizza avrà effetto. Ed al netto della eventuale franchigia, sarà il valore assicurato quello di riferimento per eventuale risarcimento, anche se non sarà quello che la compagnia pagherà. Infatti la compagnia nel momento in cui si verifica il furto o l’incendio del mezzo dovrà risarcire l’automobilista e contraente, ma in base alla quotazione del veicolo il giorno dell’evento. In altri termini, se il veicolo vale 20.000 euro, a nulla servirà aver pagato una polizza su un valore del veicolo da 50.000 euro. il risarcimento considererà i 20.000 euro come base di partenza e non i 50.000 euro.
Va considerato poi il fatto che il costo della polizza è commisurato proprio al valore assicurato. In sostanza, più è elevato il valore assicurato, più sale il premio della polizza furto e incendio da pagare. Va ricordato infatti che sarebbe un utile stratagemma quello di aggiornare ogni anno che passa, il valore del veicolo da inserire sull’assicurazione alla voce, “valore assicurato”. Infatti è assai probabile che anno dopo anno, al calare del valore dell’auto, il premio da versare dovrebbe essere nettamente più basso.
A prescindere dal fatto che una auto sia munita o meno di antifurto, GPS o satellitare, prima di passare al risarcimento del danno le compagnie avviano le indagini. In primo luogo per evitare frodi e truffe da parte dei contraenti che possono simulare incendi o furti per recuperare soldi di assicurazione. In secondo luogo soprattutto per il furto, si passa ad indagini che mirano ad un eventuale ritrovamento dell’auto. Gli antifurto satellitari, ma anche quelli manuali o di vecchia generazione, servono anche per abbassare il premio da pagare.
Infatti statisticamente una compagnia di assicurazione offre un premio più basso da pagare ad un automobilista che ha un’auto munita di antifurto. Lo stesso che accade se nella polizza si dichiara di detenere l’auto in box, garage e simili. Questo perché come è facile capire un antifurto è un valido deterrente ai malintenzionati che vorrebbero rubare un veicolo. Così come riporre l’auto in garage o nel box e non lasciarla instrada, abbassa notevolmente il rischio di furto.
Tornando al risarcimento del danno, prima di passare al bonifico la compagnia attende diversi giorni. In genere, fin quando le forze dell’ordine hanno effettuato gli opportuni controlli e le opportune indagini. Va sottolineato infatti che per avviare la procedura di risarcimento del danno da furto, ma anche da incendio, occorre produrre denuncia alle autorità competenti. Bisogna provvedere a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. Sarà dopo la denuncia che contraente dovrà recarsi alla propria compagnia di assicurazione per rendere nota la stessa del danno subito. Si tratta di un passaggio obbligatorio questo dal momento che servirà per aprire la pratica di risarcimento del danno dell’interessato. Naturalmente le indagini verranno approfondite accuratamente, per verificare se si tratti di evento doloso colposo e così via. Il risarcimento del danno da furto e incendio infatti notoriamente ha tempi più lunghi rispetto a quelli utilizzati per i sinistri normali.
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