Austerity, gli italiani cambiano le loro abitudini, anche a tavola

L’austerity è sempre più vicina, ma a cambiare sono le abitudini degli italiani. Meno consumi di energia e cambia anche la tavola.

Austerity, si riducono i consumi di energia

E’ sotto la vista di tutti, le famiglie italiane e le imprese non reggono più al pesante fardello del caro bollette. I prezzi per alcuni sono anche raddoppiati, ma gli stipendi o le entrare restano costanti. In  merito al gas e all’energia elettrica si è sempre più attenti ai consumi. Sono circa 6 italiani su 10 a ridurre i consumi di energia, perché troppo cara. Mentre il 56% della popolazione sta effettuando tagli importanti sul gas.

E così si registra anche maggiore interesse verso le “fonti alternative” per riscaldare gli appartamenti senza usare il gas, ma il pellet. Tuttavia cresce sempre di più l’interesse verso gli impianti fotovoltaici e c’è la speranza che il nuovo governo possa decide per degli aiuti per l’istallazione, maggiori di quelli attualmente in vigore.

Austerity, cambiano le abitudini

L’aumento generale del livello dei prezzi dovuto all’inflazione sta cambiando radicalmente le abitudini degli italiani. E quindi si rinuncia a ciò che non è ritenuto indispensabili. Ad esempio, secondo uno studio Legacoop-Ipsos, più della metà degli italiani, circa il 57% ha dichiarato di aver ridotto lo shopping. Ma ache una riduzione delle attività di svago, viaggi, cinema, teatri o visitare un museo.

Ma cambiano anche le abitudini in cucina. Infatti sembra che la scelta sia sempre più quella di abbandonare l’uso del forno, per dar spazio a cibi già cotti o con una cottura veloce. Poi c’è anche chi adotta la tecnica di cucinare grossi quantitativi alimentari, porzionarli e congelarli. Si evita così di accendere gas e forno tutti i giorni.

I clienti dei supermercati classici stanno sempre più lasciando i grandi marchi per i prodotti nei discount. Costano meno e spesso sono prodotti anche negli stessi stabilimenti di quelli con importanti marchi. Ma soprattutto con la stessa cifra spesa si puà portare a casa molta più roba.

Gli effetti sull’economia

Il passo preso dal nostro Paese non è positivo. Se non c’è chi acquista, è inevitabile che la imprese non potranno produrre allo stesso regime. Quindi dovranno licenziare i propri dipendenti, nella speranza di restare a galla. Inoltre sta aumentando sempre più il divario tra i ricchi e i poveri, e la soglia di povertà cresce.

E’ il caso di interventi mirati e soprattutto veloci. Occorrono misure di politica economica capaci di aumentare il potere di acquisto degli italiani, ridurre i costi delle energia e permette a tutti di vivere in modo dignitoso e del proprio lavoro. Almeno questo è uno dei concetti base della Costituzione.

Francesca Cavaleri

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