Il Parlamento Europeo a larga maggioranza approva il salario minimo europeo, ma cosa cambia per l’Italia e in particolare per aziende e lavoratori?
Le nuove norme europee sul salario minimo mirano a garantire un tenore di vita dignitoso. La principale novità, in base a quanto vedremo a breve, è il fatto che in caso di violazione delle norme si concede la possibilità ai lavoratori di rivolgersi a rappresentati e sindacalisti al fine di trovare tutela. Nelle nuove norme la definizione del salario minimo è rimandata agli Stati Membri i quali dovranno agire tenendo in considerazione il costo della vita e più ampi livelli di retribuzione.
Nella disciplina non ci sono molte indicazioni per i Paesi, di conseguenza, questi avranno un ampio margine di manovra. Tra le linee guida si indica che la determinazione del salario minimo europeo dovrà essere basata su un paniere di beni e servizi a prezzi reali, o fissarlo al 60% del salario mediano lordo e al 50% del salario medio lordo.
La normativa vuole anche stimolare la contrattazione collettiva, questa infatti solitamente è in grado di determinare retribuzioni che siano in linea con il costo della vita del paese di riferimento. I Paesi dell’Unione Europea che hanno una copertura con contratti collettivi nazionali di almeno l’80% non saranno quindi tenuti ad adottare il salario minimo. Rientra tra questi Paesi proprio l’Italia.
In realtà possiamo affermare che la direttiva, per quanto importante abbia un effetto limitato, infatti dei 27 Paesi dell’Unione Europea solo 6 ancora non hanno una disciplina sul salario minimo e tra questi vi è appunto l’Italia che però non sarà comunque obbligata a fissare un minimo, visto che la contrattazione collettiva viene applicata a oltre l’80% dei lavoratori.
Nonostante questo, si sta discutendo anche in Italia dell’introduzione del salario minimo e i partiti ne stanno parlando in campagna elettorale. Tra le varie ipotesi c’è quella di fissare il salario mensile minimo in 1.200 euro e chi invece, come il Pd propone una retribuzione oraria minima di 9 euro.
Attualmente in Unione Europea il Paese in cui i salario minimo è più elevato è Lussemburgo, mentre i Paesi con un salario esiguo sono soprattutto quelli dell’Est Europa con la Bulgaria che detiene il record negativo, cioè 332 euro.
I Paesi dell’Unione Europea avranno due anni di tempo per adeguarsi alla disciplina del salario minimo.
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