I tassi di interesse, secondo gli esperti, potrebbero continuare a crescere in autunno. E già in Europa alcune Nazioni si muovo così.
I tassi di interesse aumenteranno con l’autunno. E di fatti sono già su questa strada alcune nazioni. Ad esempio anche gli Stati Uniti hanno innalzato i tassi di interessi. La Bank of England ha annunciato un ulteriore rialzo dei tassi d’interessi nel Regno Unito, portandoli al 2,25%.
La decisione deriva dalla situazione inflazionistica che riguarda tutto il mondo e legata alla pandemia e al post Covid. A questo contribuisce anche la guerra tra Russia ed Ucraina con una minaccia di recessione che grava sulle nostre teste. La Bank of England prevede che l’economia entrerà in recessione a partire dal terzo trimestre.
Nel meeting di settembre, la Fed ha alzato i tassi di 75bp, portando il target range a 3-3,25%, in linea con le attese del mercato. Nel corso della conferenza stampa, Powell ha più volte sottolineato che la Fed è disposta a fare di tutto per riportare l’inflazione al target, anche se questo vuol dire infliggere dei costi all’economia in termini di PIL e disoccupazione.
In Europa già i tassi di interessi sono aumentati, ma non si esclude la possibilità che subiscano un nuovo balzo in su. Infatti la Banca centrale europea ha aumentato i tassi di un ulteriore 0.75% l’8 settembre, ma non finirà qui. In Italia secondo il rapporto mensile Abi ad agosto il tasso medio, sui nuovi finanziamenti immobiliari, è stato del 2,13% contro il 2,15% del mese precedente. Ciò vuol dire che nella nostra Nazione i tassi sono stati stabili.
In effetti la decisione europea potrebbe non intaccare i mutui già in essere, ma pesare sui nuovi contratti firmati. In particolare saranno più toccati i contratti che prevedono il tasso variabile. Secondo Codacons, l’aumento dei tassi di interessi dello 0,75 punti rappresenta un problema per le famiglie italiane che hanno acceso un mutuo con questo tipo di tasso.
Ipotizzando un mutuo da 150mila euro a 25 anni – una delle tipologie più richieste in Italia – e nel caso in cui l’aumento del tasso venga traslato interamente sul finanziamento, la rata mensile passerà dagli attuali 590 euro a 643 euro, con un incremento di +53 euro al mese, +636 euro all’anno. Quindi il costo di restituzione del credito sarà decisamente più pesante. Si aggraverà ancora di più la situazione delle famiglie italiane e questo non è un bene per nessuno.
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