Il fotovoltaico potrebbe essere la svolta italiana per uscire dalla dipendenza energetica. E se non bastano i tetti dei fabbricati, ci sono i terreni da usare.
La crisi energetica ha fatto evidenziato come all’interno di tutta l’Unione Europea occorre una svolta per la produzione di energia pulita. Entro il 2023 l’Italia dovrà istallare circa 40 GW di impianti di produzione di energia elettrica provenienti da fonti rinnovabili. Ed il nostro Paese sembra concentrarsi sull’eolico e sul solare. E proprio il solare potrebbe essere la scelta italiana per uscire dalla dipendenza energetica nei confronti di altri paesi, come la Russia.
Per questo motivo sono nati una serie di aiuti come il bonus fotovoltaico. Possono beneficiarne tutti coloro che dal primo gennaio al 31 dicembre 2022 sosterranno spese per questo tipo di impianti. Si tratta di spese documentate per l’istallazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Siamo abituati a pensare agli impianti per il fotovoltaico montati sui tetti delle case, singole o condomini. Ma anche sui tetti di edifici istallati su immobili ad uso commerciale, nelle aziende o similari. Mentre una delle idee sempre più in uso è l’utilizzo di impianti a terra, proprio sui terreni che sono liberi e non utilizzati.
Questo permette di mettere a rendita anche dei terreni agricoli dismessi, anche attraverso la locazione. Il contratto di affitto di un terreno agricolo ha una durata di 30 anni con eventuale opzione fino ai 40 (5+5). Tuttavia il rapporto tra proprietario e investitore è regolato da un contratto preliminare. Cioè la promessa da parte della società di acquistare un diritto di superficie sul terreno solo ed esclusivamente con determinate condizioni.
L’uso dei terreni agricoli potrebbe essere una soluzione vincente. Quello più allettante è incrementare il valore economico degli stessi terreni. Il proprietario ne guadagna una rendita proprio dal canone di locazione. E un terreno non utilizzato può quindi trovare una funzione. I prezzi di mercato per l’affitto dei terreni agricoli, secondo affittoterreno.com, di solitamente corrispondono a un importo che varia dai 2000€ ai 3500€ per ettaro all’anno. La variazione dipende da molteplici fattori, quali ad esempio la tipologia di terreno, la sua esposizione, la prossimità ad una cabina di tensione, l’estensione totale e l’idoneità dell’area al netto di vincoli e fasce di rispetto. Per i terreni industriali invece l’importo del canone di affitto varia dai 4500€ ai 6000€ per ettaro all’anno.
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