Il governo Meloni ha deciso di dare seguito alle richieste di Arera e delle associazioni dei consumatori che hanno auspicato una proroga del mercato tutelato per il settore energetico. Ecco cosa succede.
Ad oggi gli utenti per il settore gas ed energia sono in parte passati al mercato libero, caratterizzato da tariffe dipendenti dalla libertà contrattuale delle parti in regime di libera concorrenza. Un’altra parte più restia ha invece continuato ad avere la fornitura energetica di gas e luce attraverso il mercato tutelato. Fino a qualche mese fa risultava per gli utenti più conveniente avere contratti con società in libera concorrrenza, ma con l’aumento delle tariffe è oggi impossibile trovare una compagnia che metta a disposizione delle tariffe convenienti rispetto al mercato tutelato.
In questo contesto vi era la previgente previsione normativa che stabiliva la necessità per gli utenti ancora clienti del mercato tutelato di passare al libero per il gas entro il 2023, mentre il il sistema di maggiore tutela per l’energia elettrica dovrebbe terminare il 31 dicembre 2023.
Nel frattempo sono intervenute anche sanzioni dell’Antitrust nei confronti di compagnie che hanno applicato modifiche unilaterali dei contratti.
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L’Arera nel richiedere la proroga del termine per la fine del mercato tutelato ha proprio sottolineato come attualmente per gli utenti in difficoltà economica questo rappresenti un modo per avere tariffe più convenienti anche in forza del fatto che ora le stesse sono modificate mensilmente in base all’andamento dei prezzi. Il Governo quindi ha accolto tale richiesta. Questo vuol dire che gli utenti che ancora oggi hanno il contratto per la fornitura di gas con il mercato tutelato possono non effettuare il passaggio al mercato libero e quindi mantenere le tariffe in base all’andamento dei prezzi.
Questa notizia è stata accolta con benevolenza dall’associazione dei consumatori Assoutenti che ha sottolineato come tale proroga possa evitare una ulteriore stangata per le tasche degli italiani.
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