Il fotovoltaico è uno dei settori in cui si concentrano gli studi per la produzione di energia elettrica, anche per le case. Ecco l’ultima invenzione proposta.
Il settore del fotovoltaico è in continua crescita. Si punta principalmente a questa fonte di energia rinnovabile in quanto illimitata, e naturale. Il sole esiste per tutti, e per questo motivo si pensa che possa essere davvero la migliore sostituzione al petrolio. Anche perché i prezzi del petrolio risentono molto delle variazioni economiche ed in questi ultimi mesi, insieme al gas, hanno avuto un andamento poco costante.
Così gli studi su come produrre energia grazie al sole sono sempre in continua evoluzione. Tanto che sono stati già immessi sul mercato, oltre ai classici pannelli fotovoltaici, anche le tegole fotovoltaiche o i pannelli da istallare sul proprio balcone di casa. Ma per fortuna, gli studi e la ricerca, anche sugli accumulatori di energia non si fermano. E questo è un bene, perché solo attraverso il progresso e lo studio si possono avere delle scelte che rispettano l’ambiente.
L’ultima invenzione in campo di fotovoltaico è un “foglietto” frutto degli studi del Massachusetts Institute of Technology di Boston. Si tratta di un pannello solare sottile quanto un capello e che va semplicemente srotolato su qualsiasi superficie per trasformare un tetto normale in uno fotovoltaico. Non solo: un chilogrammo del materiale di cui è composto sviluppa 18 volte più potenza rispetto a quella dei pannelli solari tradizionali – e tra l’altro ha un peso specifico cento volte inferiore.
Un’importante scoperta soprattutto anche legata al peso. Ebbene molti tetti, ad oggi, non riescono a sopportare il peso dei classici pannelli in silicio. In genere un modulo standard da 165 x 100 cm ha un peso di circa 16-19 Kg per metro quadro. Quindi per un impianto di almeno 3 Kwh è un peso importante che il tetto deve sostenere. Mentre con questa soluzione si potrebbero elettrificare tutti i tipi di tetti, senza alcun pericolo.
Il pannello solare così costruito non servirebbe solo per i tetti. Ma potrebbe essere impiegato come veri e propri tappeti fotovoltaici in tutte le superfici utili esposte al sole durante il giorno. Ad esempio, nei parcheggi, sulle barche, sulle tende, negli spazi utilizzati per imprese e attività commerciali, terrazzi e giardini.
Al Mit per la realizzazione del foglio hanno utilizzato uno strato di parylene, hanno poi stampato diversi strati di celle solari composte da nanofili d’argento e un altro conduttore. Infine hanno seso uno strato di colla sui bordi per tenere tutto insieme. Ma di sicuro stanno già lavorando a grandi soluzioni per l’utilizzo della nuova scoperta.
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