Sciopero benzinai, ancora poche ore poi le pompe chiuderanno

Sciopero benzinai confermato a partire da stasera 13 dicembre. Ecco dove tutti i dettagli per non rischiare di restare a secco con la propria auto.

Sciopero benzinai confermato da stasera

Anche la benzina è ripresa a salire. Coincidenza con l’arrivo delle festività natalizie? Beh qualunque sia il motivo fare benzina è tornato a pesare di più sulle tasche degli italiani. Nel frattempo i benzinai saranno in sciopero per tre giorni. In particolare gli impianti di distribuzione dei carburati saranno chiusi dalle 22 di oggi 13 dicembre fino alle 22 di venerdì 16 dicembre. Ma attenzione saranno chiusi solo quelli che si trovano sulla rete autostradale.

In realtà lo sciopero coincide con quello generale indetto da Cgil e Uil in diverse regioni fino a venerdì 16 dicembre e interesserà il settore dei trasporti e della scuola contro la Legge di Bilancio su cui sta lavorando il Governo di Giorgia Meloni.

I motivi dello sciopero benzinai

Lo sciopero è stato proclamato da Faib Confesercenti, Fegica e Anisa Confcommercio attraverso un comunicato congiunto. La motivazione dello sciopero è molto chiara all’interno del comunicato. Si protesta contro un decreto ministeriali che “non prevede alcuna razionalizzazione della rete per una maggiore efficienza, ripropone un sistema di imposizione di royalty ad esclusivo vantaggio della rendita di posizione dei concessionari, non contiene una riforma regolatoria che possa consentire recupero di economicità finalizzato ad abbattere la differenza abnorme di prezzi tra viabilità ordinaria e autostradale, viola le norme di settore poste a tutela della continuità delle gestioni e dei livelli occupazionali”.

Altro motivo dello sciopero è lo stato di degrado in cui sono sottoposte le aree di servizio autostradali, sia in termini di prezzi dei carburanti e della ristorazione, del tutto abnormi e fuori mercato, sia in termi di standard qualitativa. Secondo i protestanti serve quindi un nuovo decreto sulle concessioni autostradali.

Le parole del Presidente Faib autostrade

Il presidente Faib autostrade, Antonino Lucchesi, ha dichiarato: “Noi siamo costretti a rimanere aperti h24, ma adesso è arrivata anche la batosta delle bollette, passate da 2.200 euro mensili a picchi di 9mila, nonostante il consumo non sia cambiato” ha aggiunto il rappresentante sindacale, ricordando che i gestori degli impianti autostradali sono rimasti “aperti anche durante la pandemia, quando nessuno poteva circolare. Gli aiuti governativi sono arrivati, ma non sono stati in grado di pareggiare le perdite”.

Quindi si ricorda che lo sciopero è stato confermato e già da stasera i rifornimenti, anche in modalità 24 ore saranno chiusi. Lo sciopero partirà da stasera alle 22 e continuerà ininterrottamente fino a venerdì 16 dicembre sempre alle 22. Pertanto se si ha in mente di fare lunghe percorrenze in autostrada, è meglio pensare che si dovrà uscire e rientrare dei caselli per fare rifornimento.

 

 

 

Francesca Cavaleri

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