A breve inizia la stagione della dichiarazione dei redditi e come ogni anno ci sono novità per quanto riguarda le spese che è possibile portare in detrazione o in deduzione. In questo caso ci occupiamo della detrazione spese universitarie in favore di studenti che frequentano atenei privati.
In caso di iscrizione a corsi universitari presso atenei privati è possibile usufruire delle detrazione Irpef per le spese sostenute. Sono però previsti dei limiti per quanto riguarda la spesa massima sulla quale è possibile calcolare la detrazione. Tale importo varia di anno in anno e il Ministero dell’Università e la Ricerca ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2023 il decreto relativo alle spese sostenute nel 2022 e che di conseguenza daranno diritto alle detrazioni nella dichiarazione dei redditi da presentare nella prossima primavera. Il limite alle detrazioni è determinato avendo come punto di riferimento i costi medi dei corsi universitari per la laurea e post laurea per i vari settori di riferimento e per la zona geografica in cui è collocato l’ateneo.
Fatta questa premessa vediamo i limiti previsti per le spese sostenute nel 2022.
Area disciplinare medica
1) Nord: 3.900 euro;
2) Centro: 3.100 euro;
3) Sud 2.900 euro.
Area disciplinare sanitaria
1) Nord: 3.900 euro;
2) Centro: 2.900 euro;
3) Sud: 2.700 euro.
Area disciplinare scientifico-tecnologica
1) Nord: 3.700 euro;
2) Centro: 2.900 euro;
3) Sud: 2.600 euro.
Area disciplinare Umanistico-Sociale
1) Nord: 3.200 euro;
2) Centro: 2.800 euro;
3) Sud: 2.500 euro.
Gli importi visti si riferisocno a corsi di laurea triennale, magistrale, a ciclo unico. Vediamo ora gli importi sempre divisi per area geografica relativi a corsi di dottorato, master universitari di primo e secondo livello, corsi di specializzazione.
In questo caso gli importi che possono essere portati in detrazione sono:
1) Nord: 3.900 euro;
2) Centro: 3.100 euro;
3) Sud: 2.900 euro.
Deve essere ricordato che sui limiti massimi ora visti è possibile usufruire di una detrazione massima del 19%. Le detrazioni sono applicate in seguito al calcolo lordo delle imposte Irpef dovute con conseguente sottrazione da tale importo del valore della detrazione.
Infine alle somme viste deve essere aggiunta la tassa regionale per il diritto allo studio.
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