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Imu sui terreni agricoli, le informazioni su quanto e quando si paga

Imu sui terreni agricoli si paga, anche se molti non lo sanno. Tutte le informazioni su quanto e quando si paga la tassa comunale a carico dei proprietari.

Imu sui terrei agricoli, chi deve pagarla?

L’imu è l’imposta Municipale Unica che versano i proprietari di casa.  L’imu è una tassa del sistema tributario italiano in vigore dal 2012 e introdotta sulla base dell’art. 13 del D. L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011. A pagarla sono tutti i proprietari di immobile, ad esclusione di coloro che hanno la casa come prima casa. Per prima casa si intende la casa in cui si abita e si ha la residenza. Sono tenuti al pagamento dell’Imu i seguenti soggetti:

  • proprietario;
  • titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie);
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatario in caso di leasing.

I casi di esonero dal pagamento dell’imposta

Anche i proprietari di terreni agricoli devono pagare l’imu, tranne nei casi di esenzione o in quelli seguenti:

  • posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola comprese le società agricole e indipendentemente dalla loro ubicazione;
  • boschivi ubicati in aree montane o di collina classificati secondo i criteri di legge;
  • ubicati nei comuni delle isole minori;
  • destinati all’agrosilvicultura, pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.

In tutti gli altri casi l’Imu si paga tramite i bollettini che vengono inviati al contribuente direttamente dal comune. Sono dei semplici modelli F24 precompilati che devono essere pagati presso la Posta, la Banca, Pagopa, ma anche qualsiasi esercente abilitato al pagamento.

Imu terreni agricoli quando e quanto si paga?

In merito all’Imu cerchiamo di capire quanto e quando si deve pagare al comune per questa imposta. Il calcolo dell’Imu sui terreni agricoli prevede l’applicazione di un’aliquota ordinaria dello 0,76% al reddito dominicale dal primo gennaio dell’anno di riferimento, rivalutato del 25% e moltiplicato per il coefficiente 135. L’aliquota ordinaria dello 0,76%, inoltre, può essere soggetta ad aumento o diminuzione nel limite dello 0,3% da parte dei singoli Comuni.

In merito ai pagamenti l’Imu può essere pagato o in unica soluzione (entro il 16 giugno), oppure seguendo queste indicazioni:

  • il primo acconto con scadenza 16 giugno 2023;
  • il saldo con scadenza 16 dicembre 2023

Si consiglia di pagare sempre entro le date previste. Se invece si fa in ritardo, oltre al versamento dell’imposta si deve pagare una sanzione pari al 3,75 per cento.

Francesca Cavaleri

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Francesca Cavaleri

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