Carta Risparmio Spesa 2023, non serve presentare domanda. Istruzioni Inps

L’Inps ha reso noto che per ottenere il Bonus Spesa 2023, o meglio Carta Risparmio Spesa, misura di contrasto alla povertà rivolta alle famiglie bisognose, non serve presentare domanda. Ecco tutte le istruzioni dell’Inps.

Cos’è la Carta Risparmio Spesa 2023 e come viene erogata

Il bonus spesa è regolamentato nella legge di bilancio 2023, prevede un contributo in favore delle famiglie con Isee inferiore a 15.000 euro da utilizzare per l’acquisto di beni alimentari. Il bonus spetterà secondo le stime a 1,3 milioni di famiglie. Il fondo previsto è di 500 milioni di euro.

La misura sarà attiva dal mese di luglio 2023 e al fine di fornire chiarimenti, l’Inps con il Messaggio 1958 del 26 maggio ha provveduto a fornire le istruzioni necessarie. La prima cosa da chiarire è che non occorre presentare la domanda per poter accedere a questo beneficio.

In base a quanto comunicato dall’Inps, sarà l’istituto stesso entro il giorno 11 giugno 2023 a inviare, in base ai dati in suo possesso, ai Comuni la lista del beneficiari potenziali del Bonus spesa 2023.

I Comuni a questo punto devono confermare all’Inps le liste ricevute entro la scadenza del 26 giugno.

In base a tale risposta, entro 10 giorni da tale comunicazione, l’Inps dispone per ogni comune l’elenco definitivo dei beneficiari e li comunica a Poste Italiane che si occuperà dell’elaborazione delle carte del Bonus Spesa 2023, a questo punto L’Inps comunica ai Comuni gli elenchi con le carte da distribuire alle famiglie.

I cittadini interessati dalla misura riceveranno una comubicazione dal Comune e potranno poi recarsi presso l’ufficio postale a ritirare la carta.

Criteri di priorità nell’assegnazione della Carta Risparmio Spesa 2023

La carta Bonus Spesa 2023 ha valore di 382,50 euro e potrà essere utilizzata per l’acquisto di beni alimentari.

Nello stile la lista delle priorità l’Inps considera tale scala di priorità:

  • famiglie composte da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009;
  • nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005;
  • nuclei familiari composti da non meno di tre componenti.

Nei diversi criteri di assegnazione prevale sempre la famiglia con ISEE più basso.

Deve essere infine sottolineato che la Carta Risparmio Spesa 2023 non spetta ai nuclei che percepiscono il reddito di cittadinanza e qualunque altro mezzo di sostegno alla povertà, tra cui NASpI, Dis-Coll, cassa integrazione… e questo indipendentemente dal reddito Isee. La misura viene disposta una sola volta, la carta non viene quindi ricaricata.

Leggi anche: Carta Risparmio Spesa 2023, a chi sarà distribuita a luglio?

 

Nadia Pascale

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