Cessione del credito, una banca acquista i crediti incagliati

decreto superbonus

I crediti incagliati per il Superbonus e altri bonus edilizi ammontano a circa 30 miliardi di euro e l’obiettivo è aiutare famiglie e imprese che hanno effettuato lavori facendo affidamento su cessione del credito e sconto in fattura. Buone notizie sono però in arrivo perché si stanno liberando nuove risorse grazie a Intesa Sanpaolo.

Partono nuove cessioni del credito con Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo è l’istituto di credito che più di altri si sta impegnando in operazioni di ricessione del credito, l’obiettivo è liberare capienza fiscale vendendo i crediti già acquistati, in questo modo è possibile acquistare nuovi crediti.

L’ultima operazione annunciata è la ricessione di crediti per un contro valore di 29 milioni di euro in favore di Piva Group, azienda leader nella produzione e distribuzione di infissi. L’operazione arriva dopo le ricessioni già effettuate in favore dell’Università Luiss Guido Carli e nei confronti di Sacef Group.

Il particolare successo delle operazioni di ricessione dei crediti sviluppate da Intesa Sanpoalo è dovuto al fatto che i crediti prima di essere acquistati dall’Istituto di credito sono sottoposti a meticolosi controlli dalla società Deloitte. Questo implica che i crediti sono verificati e chi li riacquista da Intesa Sanpaolo può avere la certezza di utilizzarli come credito di imposta.

Dal punto di vista pratico l’accordo di Intesa Sanpaolo, consente all’istituto di credito di liberare 29 milioni di euro di crediti fiscali, che saranno nuovamente acquistati da imprese che hanno problemi di crediti incagliati da Bonus edilizi.

Ad oggi Intesa Sanpaolo ha siglato contratti di ricessione del credito per 7,7 miliardi di euro aiutando così molte imprese ad evitare il fallimento.

Per chi è interessato alle operazioni la strada è l’inserimento in piattaforma dei propri crediti.

Nel frattempo è bene ricordare che la piattaforma di Enel X sebbene annunciata da tempo, molto probabilmente riaprirà alle cessioni del credito non prima di settembre.

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