Terreno non edificabile è un terreno che non prevede la possibilità di costruire, ma ne siamo davvero sicuri? Eppure a volte qualcosa si può fare.
Con il termine terreno non edificabile si individuano tutti quei terreni che non son destinati al settore costruttivo. Per questo motivo attraverso una semplice visura catastale è possibile conoscere il tipo di terreno che si ha a disposizione: agrumeto, coltivato, uliveto, e tantissimi altri. Quando c’è un terreno agricolo non è detto che non si possa costruire nulla.
Ad esempio se il proprietario è un coltivatore diretto o un imprenditore agricolo può costruire un edificio su questo terreno da utilizzare come prima abitazione o per ospitare i propri lavoratori. Inoltre è consentito avere dei magazzini per lo stoccaggio di materiali agricoli, come silos per i cereali. Al di fuori di questi esempi le autorità possono non concedere alcun tipo di permesso di costruire.
Quando si ha un terreno non edificabile è sempre opportuno chiedere al Comune un certificato di destinazione d’uso. Il Certificato di Destinazione Urbanistica (spesso chiamato semplicemente C.D.U.) è il documento rilasciato dagli uffici tecnici comunali che contiene le indicazioni urbanistiche che riguardano gli immobili. Più precisamente le indicazioni sul terrono o sul fabbricato interessato dal certificato.
Le indicazioni urbanistiche riportate in esso vengono estrapolate dal Piano Urbanistico Comunale o dal piano Regolatore generale, dalle cartine tecniche regionali più precisamente. Il certificato di destinazione urbanistica indica i dati del fabbricato o del terreno (Foglio e Particella catastale), la destinazione urbanistica (es. se in zona residenziale o agricola), parametri urbanistici come l’indice di fabbricabilità (se possibile edificare), l’indice del dissesto dei versanti e l’indice di inondabilità. La creazione di un indice catastale è necessaria, in quanto attiene alla proporzionalità tra la grandezza del terreno e le dimensioni della casa che vi verrà costruita. Il rapporto deve essere pari a 0,03 mc per ogni metro quadrato di terreno.
Se un terreno ha un indice di edificabilità che lo permette è possibile appunto fare un’abitazione purché collegata ad una strada vicina e servita da acqua, luce e gas. Poi occorre prendere in esame le zone in cui ricade il terreno:
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