Pensioni delle donne, possibile rinnovo dell’opzione o uscita a 60 anni

opzione donna 2023

Pensioni delle donne sono al centro di un dibattito parlamentare che prevede diverse opzioni. In ogni casa, tra rinvii e nuove idee occorre una riforma delle pensioni al più presto.

Pensioni delle donne, le ipotesi in campo

Tutti d’accordo sul fatto che in Italia occorre una Riforma delle pensioni globale. Sia uomini che donne devono poter andare in pensione e godere di un pochino di riposo senza essere preoccupati di non arrivare alla fine del mese. Ma è anche vero che occorre avere la possibilità di farlo, senza essere troppo in là con l’età. Tuttavia in merito alla pensione delle donne, ecco quali sono le ipotesi in campo per il 2023-204.

L’Opzione donna è un trattamento pensionistico calcolato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo ed erogato, a domanda, in favore delle lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge. Con la Legge di bilancio è stata prorogata la possibilità di andare in pensione a 60 anni. Ma possono diventare 59 o 58 a seconda del numero dei figli e per le lavoratrici più svantaggiate. In particolare 59 anni se si ha un figlio e 58 da due in su. Inoltre queste regole sono applicabili per il caregiver o per le persone invalide al 74% o dipendenti di aziende in crisi con 60 anni e 35 anni di contributi. Mentre per le disoccupate resta a 58 anni a prescindere dal numero di figli che si possiede.

Ma nel 2024 la pensione delle donne potrebbe essere molto simile all’Ape sociale. Infatti tra le ipotesi più accreditate c’è quella di uscire dal lavoro all’età minima di 60 anni che, oltre a lavorare, si prendono cura di una persona non autosufficiente in casa, siano invalide civili per almeno il 74% o che abbiano perso il lavoro per causa del licenziamento.

Altre idee in campo per il Governo

Al tavolo per discutere sulla nuova opzione donna sarà presente anche l’Osservatorio sulla spesa previdenziale, il nuovo organo istituito presso il ministero del Lavoro per il controllo dei costi delle pensioni e per proporre misure di pensionamento anticipato. L’appuntamento è previsto per il  5 settembre. Ma altre misure sembrano via via emergere.  Ad esempio la creazione di un unico scivolo che permette di andare in pensione attraverso degli accordi privatistici. C’è la possibilità che nel prossimo anno i vari scivoli possano avere un unico canale di uscita anticipata.

Tuttavia la quota 103 potrebbe essere riconfermata per il 2024. Il motivo è semplice: ha un costo contenuto. Infatti è stimabile intorno ai 572 milioni di euro (per il 2023) e a circa 1,2 miliardi per il 2024. C’è però da dire che è in corso un meccanismo di aumento delle pensioni minime che riguarderanno i pensionati under e over 75 anni per il pagamento INPS del mese di luglio 2023. Ma è anche vero che anche per il 2024 il Governo Meloni dovrà fare i conti con l’adeguamento delle pensioni all’indice di inflazione

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Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.