Arrivano i primi avvisi bonari per l’anno 2022 per il riscontro di difformità tra gli scontrini emessi e i dati provenienti dal Pos, l’Agenzia delle Entrate effettua i controlli in tempi record.
Migliaia di contribuenti stanno ricevendo comunicazioni inerenti le difformità riscontrate dall’Agenzia delle Entrate in merito a difformità tra le entrate registrate con il Pos e gli scontrini emessi, questi avrebbero un valore inferiore rispetto alle reali transazioni effettuate e di conseguenza è necessario regolarizzare la posizione. Avere entrate registrate con il Pos di valore superiore rispetto agli scontrini fiscali, di fatto vuol dire che c’è una fetta di potenziale evasione fiscale.
L’avviso che l’Agenzia delle Entrate sta inoltrando in questi giorni contiene un elenco dettagliato dei pagamenti elettronici ricevuti dall’interessato e relativi ai mesi per i quali si rileva lo scostamento.
Leggi anche: Transazioni Pos e scontrini: il nuovo sistema di lotta all’evasione fiscale
Chi riceve una lettera di compliance dell’Agenzia delle Entrate in cui si riscontra difformità tra i dati rilevati dalle transazioni Pos e gli scontrini può chiedere ulteriori delucidazioni in merito all’Agenzia. Inoltre può segnalare fatti e circostanze non conosciute dall’Agenzia delle Entrate e che possano dimostrare la regolarità delle operazioni e quindi evitare l’accertamento fiscale. Questa operazione può essere effettuata anche con la collaborazione di professionisti e intermediari.
Nel caso in cui invece il contribuente dovesse rilevare la correttezza dei dati contenuti nell’avviso dell’Agenzia può regolarizzare la posizione avvalendosi articolo 13 del d.lgs 472/1997 (ravvedimento operoso) con riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso tra la violazione e la regolarizzazione della stessa.
Nel caso di omissione nel rilascio degli scontrini è ancora possibile fruire della sanatoria prevista dall’articolo 4 del decreto legge 131 del 2023. Questa consente di regolarizzare le violazioni collegate alla mancata trasmissione/ emissione anche se le stesse siano state già constatate non oltre la data del 31 ottobre 2023. L’utilizzo di tali strumenti riparatori consente di evitare conseguenze più dannose, come la sospensione della licenza collegata a plurime violazioni dell’obbligo di emissione di fatture e scontrini.
Leggi anche: Sanatoria fiscale per scontrini e fatture non in regola nel decreto Energia
Costa solo 34,20 euro l’anno ma colpisce tutti i conti correnti attivi: è l’imposta di…
Arriva dal Giappone il Kakeibo, un metodo tradizionale che aiuta a risparmiare con carta e…
Poste Italiane apre una nuova tornata di assunzioni per novembre: centinaia di posti tra portalettere,…
Notizie per chi ha un mutuo a tasso variabile: la riunione di ottobre della Banca…
L’INPS ha pubblicato il calendario ufficiale dei pagamenti dell’Assegno Unico per novembre 2025: le date…
Ultimi giorni per pagare la rata della Rottamazione quater: il 30 novembre è la scadenza…