Storica sentenza della Corte Costituzionale che sblocca l’accesso ai rimborsi per l’Imu già versata prima del 2023. Ecco chi può chiedere i rimborsi.
L’IMU è l’Imposta Municipale Unica dovuta su fabbricati (esclusa la prima casa), aree edificabili e terreni agricoli. La normativa prevede il pagamento in due rate. Pochi sono i casi di esenzione previsti, oltre la prima casa se non di lusso, vi è l’esenzione per i fabbricati rurali concessi in comodato a un imprenditore agricolo o per quelli per i quali l’importo da versare è basso.
La Corte Costituzionale nella sentenza n° 60 del 18 aprile 2024 ha sancito l’illegittimità costituzionale delle norme che prevedevano l’obbligo di versare l’Imu anche per gli immobili occupati abusivamente e per i quali era stata presentata regolare denuncia agli organi preposti. Vediamo nel dettaglio cosa succede.
Il problema degli immobili occupati abusivamente in Italia è molto sentito, spesso si tratta di immobili lasciati anche per poco tempo, magari per un ricovero e che vengono occupati da terzi soggetti. Oltre il danno la beffa, perché in molti casi sugli stessi è dovuta l’Imu. Il problema è stato risolto, dopo anni di giurisprudenza ambivalente, con il comma 81 dell’articolo 1 della legge di bilancio per il 2023, legge 197 del 2022, prevede l’esenzione dal pagamento dell’IMU per gli immobili occupati.
Affinché si possa essere esentati dal pagamento dell’Imu per gli immobili occupati è necessario che si verifichino determinate condizioni Deve trattarsi di immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.
La norma si applica a partire dal 1° gennaio 2023, restano quindi scoperte le spettanze antecedenti.
Interviene quindi la sentenza n° 60 della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale l’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, per non aver escluso dall’IMU gli immobili occupati abusivamente per i quali è stata presentata una denuncia tempestiva.
La questione di costituzionalità è stata sollevata dalla sezione tributaria della Corte di Cassazione per violazione dei principi costituzionali di equità fiscale, capacità contributiva, ragionevolezza e protezione della proprietà privata.
Grazie alla sentenza è possibile richiedere i rimborsi antecedenti rispetto all’entrata in vigore della legge di bilancio per il 2023.
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