La pace contributiva 2024 prevede di riscattare fino a cinque anni di periodi contributivi utili per anticipare la pensione.
Ritorna la pace contributiva 2024, ma non per tutti. La legge di bilancio, in vigore dal 1° gennaio, ha reintrodotto per il biennio 2024-2025 l’istituto della pace contributiva, recepito dall’INPS con la circolare INPS 29 maggio 2024, n. 69, rivolto a coloro che non hanno contributi precedenti al 1° gennaio 1996.
La misura offre ai lavoratori la possibilità di aggiungere fino a cinque anni alla propria carriera contributiva tramite il riscatto di periodi non coperti da contribuzione. Una misura particolarmente utile per chi desidera aumentare il numero di anni di contribuzione. Ma tenendo conto della possibilità di aggiungere ulteriori cinque anni per chi ha già fruito della misura sperimentale attiva nel triennio 2019/2021. Inoltre la misura in vigore si rivolge a tutti i contribuenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO)
Il riscatto contributivo dà diritto ad aggiungere 5 anni validi sia per il raggiungimento dei requisiti per la pensione sia per il calcolo dell’assegno. Rispetto alla misura di pace contributiva in vigore nel biennio 2019-2021, la differenza di rilievo è che per la misura del 2024 non sarà possibile la detrazione al 50% della spesa sostenuta. Pertanto, per le domande di riscatto presentate dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, il contributo versato è fiscalmente deducibile dal reddito complessivo.
Tuttavia resta valida la possibilità di pagamento dell‘onere di riscatto in un’unica soluzione oppure tramite rateizzazione. Le rate, fino a un massimo di 120, devono avere un importo minimo di 30 euro, senza l’applicazione di interessi.
Per fruire della nuova misura è necessario presentare la domanda entro il 31 dicembre 2025, soltanto online tramite i seguenti canali:
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