Terzo settore 2025, semaforo verde dall’Unione Europea

Terzo settore 2025, arriva il semaforo verde dall’Unione Europea per l’avvio di una riforma tributaria e fiscale nel settore.

Terzo settore 2025, cosa si intende?

L’Unione Europea ha dato il suo parere positivo verso una riforma tributaria che coinvolge il Terzo settore. Una misura che si aspettava da parecchi anni e che adesso potrebbe diventare realtà. Prima di andare a spiegare in cosa consistono le novità è bene ricordare cosa si intente con il termine “Terzo Settore”.

È il Terzo settore, un insieme di enti di carattere privato che agiscono in diversi ambiti, dall’assistenza alle persone con disabilità alla tutela dell’ambiente, dai servizi sanitari e socio-assistenziali all’animazione culturale. Spesso gestiscono servizi di welfare istituzionale e sono presenti per la tutela del bene comune e la salvaguardia dei diritti negati. Per far parte del Terzo settore è necessario essere:

  • un ente privato che agisce senza scopo di lucro
  • svolgere attività di interesse generale (definite dalla legge)
  • farlo per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale
  • essere iscritto al registro unico nazionale del Terzo settore.

Terzo settore 2025, quali sono le novità?

Le nuove regole sembrano essere più vantaggiose per il terzo settore. Infatti a partire dal primo gennaio 2026 chi vorrà investire in un Ente può acquistare nuovi “titoli di solidarietà” e potrà versare un’aliquota del 12,5%. Ciò significa che questa aliquota viene equiparata a quella dedicata ai titoli di Stato. Inoltre sono previsti degli incentivi per gli investitori che voglio impiegare le loro risorse a favore della collettività.

Cambiano anche totalmente le regole del Testo unico delle imposte sui redditi, per questo tipo di enti. In poche parole se un ente svolge attività di interesse generale dietro corrispettivo, anche realizzando un utile non superiore al 6% annuo, non scatterà nessuna forma di imposizione diretta in quanto l’attività resta non commerciale. Infine le imprese sociali godranno per la prima volta in assoluto, di un regime fiscale specifico e disegnato sulle loro caratteristiche.

Le parole della Ministra Calderone

La Ministra del lavoro e delle politiche Sociali, Marina Calderone, ha così commentato questo risultato: La Commissione europea ha dato il via libera alle norme fiscali in favore del Terzo settore. È un traguardo atteso da anni, frutto di un lungo e intenso lavoro di questo governo e di un costante confronto tra il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Bruxelles. Questo risultato rappresenta una svolta decisiva, ci permette finalmente di dare certezze e stabilità agli Ets e piena attuazione al Codice del Terzo settore e per questo motivo ci tengo a ringraziare il viceministro Bellucci”.

Francesca Cavaleri

Share
Published by
Francesca Cavaleri

Recent Posts

CPB 2025-2026, disponibile il software per aderire

Disponibile il software per l'adesione al concordato preventivo biennale. Tutte le novità 2025-2026 per i…

3 giorni ago

Bonus Assunzioni 2025: Guida Completa alle Agevolazioni per le Imprese

Bonus Assunzioni 2025 per permettere alle imprese di trovare la giusta soluzione per assumere personale…

4 giorni ago

Decreto bollette convertito, le nuove misure per le famiglie

Il decreto bollette è stato convertito in legge, ecco tutte le novità rilevanti per i…

4 giorni ago

E’ online la dichiarazione dei redditi 2025, la precompilata è già disponibile

E' online la dichiarazione dei redditi precompilata 2025. I contribuenti possono accedere e verificare la…

5 giorni ago

Artigiani e commercianti: riduzione contributiva ai nuovi iscritti

Artigiani e commercianti arriva la riduzione contributiva per chi avvia un'attività autonoma. Ecco tutti i…

6 giorni ago

Concordato preventivo biennale, adesione e revoca. Istruzioni

L'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per la revoca e l'adesione al concordato preventivo…

6 giorni ago